Dalle sezioni del PCL

Cartiere Miliani: per una risposta alla provocazione padronale

27 Aprile 2020

Dopo aver fatto lavorare gli operai a Pasqua e pasquetta, ora i padroni sospendono la produzione

miliani


La decisione del tutto inaccettabile del management delle Cartiere Miliani, volta alla continuazione produttiva nelle giornate di Pasqua e del lunedì dell’Angelo (pasquetta), sta già generando i primi sconcertanti risultati: l’industria cartaria fabrianese sospenderà la produzione per i primi dieci giorni del mese di maggio.

La sezione di Ancona del PCL nel precedente comunicato del giorno 10 aprile 2020 aveva denunciato il pericolo esplicito di un ingiustificato ricorso agli ammortizzatori sociali (leggasi esuberi) se la direzione aziendale delle Miliani in accordo consociativo con l’RSU delle CMF avesse imposto alle maestranze il lavoro nella giornata di Pasqua e del lunedì dell’Angelo.

Oggi apprendiamo con vivo sgomento che Bain Capital, attuale proprietario delle Miliani, interromperà l’attività produttiva in tutti e tre i siti: Fabriano (AN), Rocchetta (AN) per dieci giorni, e Pioraco (MC) fino al 18 maggio, a causa dell’emergenza legata al coronavirus, persistendo però nel non presentare alcun progetto industriale indirizzato alla crescita e allo sviluppo del prestigioso complesso fabrianese.
Continuando in questa assurda e pericolosa strategia non si potrà che registrare una drammatica riduzione produttiva ed occupazionale, che da qui a breve includerà anche le CMF nella catastrofica crisi di tutto il distretto industriale cittadino, che conta oltre settemila disoccupati.

È giunta l’ora – forse è troppo tardi – che le RSU delle Cartiere Miliani intraprendano un duro percorso di lotta e mobilitazione per la salvaguardia di un’impresa e dei suoi lavoratori, che rappresenta l’immagine di Fabriano nel mondo. Una lotta che possa rompere lo schema che lega proprietà e profitti a discapito dei salari dei lavoratori e delle lavoratrici.
Che venga rivendicato il diritto di sciopero, e la denuncia delle burocrazie sindacali e RSU sempre più colluse e complici con le decisioni dei padroni, che anche in questa fase incrementano le loro ricchezze e i loro profitti.
Per non rimanere schiacciati e repressi è necessario che la forza lavoro si opponga a questa nefasta decisione per mezzo di mobilitazioni, scioperi ad oltranza, e se necessario verificare le condizioni per l’occupazione della fabbrica.
A tale decisione, cosi dura e repressiva, va data una risposta di eguale intensità e forza per la tutela dei diritti della classe lavoratrice delle Cartiere Miliani, da anni massacrata e ormai decimata.

Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Ancona

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