Rassegna stampa

IL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI ALLE ELEZIONI

29 Gennaio 2008

Con la conferenza stampa odierna, tenutasi a Roma presso il Centro congressi di via Cavour, il Partito Comunista dei Lavoratori ha ufficializzato la propria presentazione alle prossime probabili elezioni politiche nazionali e alle elezioni amministrative parziali già in calendario.

Eugenio Gemmo, lavoratore precario, dirigente nazionale del PCL, sarà il nostro candidato presidente per la provincia di Roma.

Marco Ferrando, portavoce nazionale del PCL ha dichiarato che " dopo il fallimento delle sinistre di governo, che per due anni hanno votato le finanziarie di sacrifici sociali e spese militari, è doverosa la presenza alle elezioni dell'unico partito della sinistra italiana non compromesso con il governo Prodi".

IL PCL si candida come forza autonoma e alternativa a centrosinsitra e centrodestra sulla base di un programma fortemente legato alle ragioni del lavoro: a partire dalla rivendicazione di un aumento generale e consistente di salari e stipendi, della cancellazione di tutte le leggi di precarizzazione del lavoro, del ritorno ad una previdenza pubblica a ripartizione finanziato dall'abbattimento delle spese militari e dalla tassazione dei grandi profitti, rendite e patrimoni.

Parallelamente, di fronte alla profondità della crisi italiana e al fallimento delle classi dirigenti del paese, il PCL si batte per una prospettiva di alternativa di sistema: per un governo dei lavoratori."Per 15 anni si sono alternati al governo un centrodestra guidato dal capitalista Berlusconi e un centrosinistra legato alla banche. E' ora che se ne vadano tutti e governi il mondo del lavoro, su un programma apertamente anticapitalista" ha dichiarato Marco Ferrando.

Nel programma anticapitalista il PCL indica, tra gli obbiettivi, la nazionalizzazione della banche, la cancellazione dei privilegi clericali, l'abbattimento dei privilegi parlamentari, con la retribuzione di un deputato non superiore a 2000mila euro mensili.

Solo un movimento operaio che si batta per una alternativa di società può strappare ,cammin facendo, risultati parziali e difendere vecchie conquiste.
Solo una sinistra non compromessa, coerentemente antisistema, può porsi come riferimento credibile per tantissimi lavoratori e giovani, delusi dal centrosinistra e tentati dall'astensione.

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