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Solidarietà a Yassin

23 Gennaio 2020
salvini_citofono


Atmosfera nazi-populista al Pilastro. Matteo Salvini, ex Ministro dell'Interno, ideologo dei decreti sicurezza e Senatore della Repubblica, forse in un bagliore di goliardia che richiama i rastrellamenti degli anni '30, citofona ad una casa abitata da una famiglia tunisina per chiedere, dinnanzi ad una folla armata di cellulari, se il malcapitato "fosse uno spacciatore".

È successo realmente nella rossa Bologna, in piena campagna elettorale. A rispondere al citofono uno studente diciassettenne di origini tunisine figlio di un operaio di Bartolini e di una pensionata. Una famiglia normale salita agli onori della cronaca per la propaganda elettorale della Lega.

Riteniamo scandalosa la tacita complicità che la sinistra "politically correct" dedica a questo fatto, certamente troppo occupata a conservare lo scranno regionale. Rivendichiamo un'opposizione di classe alle nuove destre.

È un triste assaggio del clima che in Emilia Romagna si instaurerà se alle elezioni regionali vincerà la Lega, o se questi infelici barbari riusciranno a governare il paese. Barbari ai quali è il centrosinistra, locale e nazionale, a spianare la strada e concimare il terreno da decenni.

Con pieno spirito rivoluzionario, diamo piena solidarietà a Yassin, contro ogni forma di razzismo e fascismo.

Partito Comunista dei Lavoratori

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