Dalle sezioni del PCL

Curdi: una manifestazione ipocrita e sbagliata a Vercelli

22 Ottobre 2019
vercelli


Il Comitato Antifascista di Vercelli era nato un anno e mezzo fa col grido anarchico, neanche cosciente, “No ai partiti”, cioè i partiti sono tutti uguali e fanno tutti schifo alla stessa maniera.

Il 19 ottobre scorso, sabato, contrordine compagni: i partiti son sempre tutti uguali, però non fanno più schifo, anzi sono i benvenuti in piazza.

A cosa si deve questo passaggio da un estremo all’altro? A preparare l’ingresso nella piazza al partito più uguale di tutti, al Partito Democratico, già mezzo sdoganato col silenzio assenso a Maura Forte (ex sindaco di Vercelli, ndr), il giorno del ballottaggio con Corsaro.

È andata così in scena la più penosa della manifestazioni, col Comitato a parlare in difesa dei curdi, e alle spalle i protettori, al governo, di coloro che armano i loro sterminatori.

Infatti, i capitalisti armatori italiani, ci informa il volantino del Comitato, hanno dato la medaglia d’argento alla Turchia. «È il nostro terzo mercato» (corsivo del PCL), secondo il Comitato che pure si vanta di essere anticapitalista. Strano anticapitalismo quello che crede di avere in comune con la borghesia italiana il mercato di armi. Non sapevamo che il Comitato si sentisse socio in affari con lei!

Purtroppo, non si possono difendere i curdi in piazza insieme con i protettori governativi di chi vende le armi ad Erdogan. Chi lo fa, invitandoli, fa il gioco del satrapo e dei suoi tanti sostenitori italiani, capitalisti e PD in testa. Questo è il significato politico oggettivo della manifestazione. Ci spiace, ma non ce n’è un altro. E nessuno più dei veri anarchici del Comitato dovrebbe saperlo.

Ora, colti con le mani nella marmellata, alcuni compagni del Comitato sbraitano sui social, ci danno dei fascisti (sai che novità? Mettiamo l’elmetto in vista delle picozze...), poi pieni di gentilezza ritrattano e siamo solo dei coglioni. Hai capito Carlo Marx? Sei tu il coglione, non qualcun altro, làsciatelo finalmente dire, non dalla borghesia dalla quale in fondo è facile farselo dire, ma dai “comunisti” stalinisti.

Dicono di non aver invitato nessuno, poi ammettono che sì, i partiti li hanno invitati, infine specificano che non hanno specificato. E hanno ragione, poveri distillati d’ipocrisia! La ragione dei furbacchioni che fan finta di non sapere che se non specifichi, l’invito vale anche e soprattutto per il PD.

Che il Comitato invece lo sapesse si vede dalla pagina Facebook. Siccome si aveva paura di aprire al PD, ecco che ci si appresta a dire che non si tratta di un presidio del Comitato. In breve, il Comitato prenota la piazza e fa gli inviti, poi si traveste da M5S e chiama la manifestazione una Non-manifestazione. Giustamente, un omaggio all'alleato di governo non poteva mancare.

Non c’era invece nessuna ragione, quella dei furbacchioni a parte, di sdoganare il PD. Il Comitato, di questi tempi, è stata l’unica forza in città in grado di fare manifestazioni ampie e partecipate. Il 19 ottobre partiva da rapporti di forza più che favorevoli. Poteva tranquillamente lasciarlo nel suo brodo a marcire, specie dopo la sconfitta netta di Forte contro Corsaro, che ha reso il PD ancora più debole. Ma anche il Comitato fosse stato in difficoltà, se solo avesse avuto un po’ di coscienza, mai avrebbe invitato il principale nemico italiano dei lavoratori e dell’esperimento di democrazia vagamente egualitaria nel Rojava. Meglio poche irriducibili bandiere rosse a favore dei curdi che tanti ramoscelli d’ulivo a favore di Erdogan.

E allora perché per oltre un anno è stata fatta la guardia al PD ed ora no? Forse perché per un anno e mezzo il PD è stato all’opposizione, faceva “figo” escluderlo dalle manifestazioni, ma ora è di nuovo al governo e l’attrazione è stata fatale.

Il Comitato ha sbagliato e non vuole riconoscere l’errore. Pazienza, questo non toglie i suoi meriti passati, e speriamo futuri. Stanno però a zero le risibili giustificazioni in base alle quali dovremmo giudicarlo per gli enormi sforzi che fa ogni giorno, come se solo il Comitato li facesse, o (questo è il massimo) per il magnifico discorso che ha tenuto in piazza. Il PD, infatti, parla ancora meglio del Comitato. A parole, non lo batte nessuno il PD. Se il Comitato fino a poco tempo fa ha scritto parole di fuoco contro il PD è perché il PD predica bene e razzola male. Ora che a predicare bene e a razzolare male è il Comitato, non può pretendere da noi che gli facciamo lo sconto. Non lo faremo mai a nessuno.

Lorenzo Mortara, PCL Vercelli

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