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Il PCL, il PC e il movimento ambientalista

26 Settembre 2019
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Marco Rizzo ci informa su quello che faceva lui a 16 anni. Ma milioni di sedicenni nelle strade del mondo manifestano oggi la propria denuncia dell’inquinamento del pianeta. Lo fanno con una coscienza politica spesso molto arretrata (per responsabilità non loro) ma con una pulsione progressiva e su un terreno obiettivamente centrale per la contestazione del capitalismo e il futuro dell’umanità.
Il PCL è al fianco di questi sedicenni, e dentro il loro movimento, come le organizzazioni rivoluzionarie e classiste di tutto il mondo, per sviluppare al suo interno una prospettiva alternativa. Rizzo invece si chiama fuori riprendendo le volgarità della destra contro Greta Thunberg. Cosa ha a che fare questo con il comunismo e con Lenin?

Certo, Greta Thunberg, nella sua ingenuità, è usata dalla socialdemocrazia internazionale e persino da ambienti e interessi capitalistici legati al mercato delle rinnovabili. È indubbio. Ma è una ragione in più per portare nel movimento dei giovani una prospettiva anticapitalista e rivoluzionaria, non per voltare le spalle al movimento. Voltare le spalle al movimento, per di più riprendendo le volgarità dei petrolieri, significa abbandonarlo proprio ai mille pifferai del capitalismo verde (impossibile) e della socialdemocrazia mondiale, con grande gioia dei miliardari. Sarebbe questo onorare Lenin?

Lenin educava i comunisti a portare la propria battaglia per l’egemonia di classe anticapitalista in ogni movimento di massa progressivo, al di là delle sue direzioni e contro le sue direzioni maggioritarie, perché questo richiede una prospettiva reale di rivoluzione. Per ottenere invece uno spazio Mediaset in più basta molto meno: è sufficiente usare i pregiudizi di Trump verso Greta e dichiarare simpatia personale per Salvini. Povero Lenin!

Partito Comunista dei Lavoratori

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