Rassegna stampa

Il Papa alla Sapienza, le reazioni politiche

15 Gennaio 2008

Michelle Martini su "Italiani On Line" dà conto della protesta di studenti e docenti rispetto all'annunciata presenza del papa alla Sapienza di Roma e riporta le reazioni dei principali leader politici, incluso il portavoce del PCL Marco Ferrando

Un gruppo di studenti ha occupato stamani il rettorato dell'Università La sapienza di Roma per chiedere "il diritto di manifestare" in occasione della presenza del Papa giovedì prossimo, all'inaugurazione dell'anno accademico. Una cinquantina di aderenti alla "Rete di autoformazione" è entrata nell'aula del Senato accademico che si trova all'interno del palazzo del rettorato.
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"La Sapienza è ostaggio del Papa. Liberiamo i saperi". Questo lo striscione che una cinquantina di studenti appartenenti al collettivo Rete di autoformazione hanno esposto dalla finestra del rettorato dell'università, dopo aver occupato l'aula del Senato accademico. "Oggi - ha spiegato il portavoce del collettivo Francesco Brancati - il Senato accademico dovrebbe riunirsi. Noi non libereremo l'aula se il rettore non risponderà alla nostra richiesta di poter manifestare durante la visita del Papa in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico". In questo modo, "gli studenti vogliono esprimere la loro contrarietà a questa visita. Per questo chiediamo uno spazio per manifestare". L'occupazione del senato accademico è avvenuta in concomitanza alla riunione di altri comitati studenteschi che, presso la facoltà di Fisica, stanno esprimendo il loro dissenso alla visita del Pontefice.

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"In merito alla cerimonia di inaugurazione alla Sapienza di Roma si fa presente che il Rettore Renato Guarini non ha invitato i presidi a fare il baciamano al Papa". Lo ha precisato lo stesso Rettore. Secondo quanto aggiunto in una dichiarazione dell'Ateneo, il Rettore della Sapienza, ha "semplicemente comunicato che in occasione della visita di Benedetto XVI vi era l'opportunità per alcuni rappresentanti della Comunità accademica di rivolgere il proprio personale saluto al termine della cerimonia. Tale saluto individuale nel protocollo Vaticano è detto baciamano".
Le contestazioni contro il Papa alla Sapienza per Avvenire sono una "intolleranza inspiegabile", forse prodotto di un "maldestro sessantottismo di ritorno", ma fanno pensare di più "al cupo '61 di Berlino, ai giorni della vorticosa e raggelante costruzione del padre di tutti i muri, segno incancellabile di illiberta' e di intolleranza". Lo scrive l'Avvenire nell'editoriale di prima pagina, firmato da Marco Tarquinio e intitolato "L'università è stata la casa di J. Ratzinger". "C'é, lo sappiamo bene, - scrive il giornale della Cei - chi oggi si batte strenuamente per alzare reticolati d'inconciliabilità tra fede e ragione, tra natura e scienza, tra doveri morali e diritti di libertà. E sogna di far tacere Benedetto XVI, che chiama a riconciliare e ricentrare e ricentrare in Cristo e nell'uomo cultura e società". "Ma la voce del Papa - conclude l'editoriale - l'integrità del suo messaggio, non si può spezzare. Né, in ogni caso, chiudere di là da un muro".

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"L'annunciata pacifica contestazione della presenza del Papa all'Università La Sapienza è non solo legittima ma importante. Il Pcl la sostiene pienamente e sarò personalmente lieto di parteciparvi". Lo afferma in una nota Marco Ferrando, portavoce nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori. "Se la monarchia assoluta e confessionale dello Stato Vaticano pretende di inaugurare l'anno accademico di una università laica della Repubblica italiana - aggiunge - la contestazione è doverosa. Tanto più se l'intervento del Papa avviene nel contesto di un attacco frontale da parte della Chiesa alla legge 194 e ai diritti civili di larga parte della società italiana. Tanto più se il Vaticano continua a beneficiare degli scandalosi privilegi che centrodestra e centrosinistra gli tributano: dai crescenti fondi pubblici a scuole e università confessionali, alle esenzioni fiscali dell'immenso patrimonio ecclesiastico, votate in modo bipartisan con la finanziaria 2008". Secondo Ferrando, "era ora che vi fosse un salutare altolà. Facciamo appello a tutte le sinistre perché sostengano pubblicamente la contestazione anticlericale. Sarebbe grave se Prc e Pdci la disertassero per compiacere Veltroni e Mussi. Il Partito Comunista dei Lavoratori prenderà parte in ogni caso alle manifestazioni previste. Il cardinal Bertone elogi pure il Togliatti dell' art.7, indicandolo a Veltroni come modello. Noi vogliamo invece una sinistra finalmente libera dalla storica sudditanza al Vaticano".

Michelle Martini - "Italiani"- Giornale On Line articolo completo all'URL: http://www.fondazioneitaliani.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2941&Itemid=53

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