Dalle sezioni del PCL

Nessuno spazio alle provocazioni fasciste! Solidarietà ai compagni denunciati

5 Maggio 2019
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Quattro maggio 2019, a Genova va in scena l’ennesima provocazione fascista: la commemorazione a Venturini con i camerati schierati al grido di “presente” e la mano sul cuore.
Questo accade perché lo sdoganamento inizia da lontano: da accondiscendenze del Partito Democratico, che ora si presenta con bandiere che per coerenza è ben intimorito a sventolare, a partiti come Lega, Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia, che hanno più volte legittimato nelle parole e nei fatti organizzazioni come CasaPound, Lealtà Azione e Forza Nuova. Perché proprio alla giunta sostenuta dal Partito Democratico si devono l’affissione di una targa a Venturini nei giardini di Piazza Verdi. E sempre al Partito Democratico si deve il Decreto Minniti, che ha aperto la strada alla politica securitaria, razzista e repressiva di Salvini, vicepremier e ministro dell’interno, che ora, guarda caso, pubblica un libro con la casa editrice di CasaPound.
Lo sdoganamento ora è così legittimato che consiglieri comunali presenti (Gambino, delegato di FdI) e passati (Plinio) si ritengono in diritto esprimere i loro sentimenti fascisti presenziando alla commemorazione con Iannone ed i camerati.

Così Genova per effetto dei salviniani dettami si sveglia blindata, con strade chiuse, traffico deviato e blindati puntati contro gli antifascisti, perché la sicurezza che va garantita è quella di un gruppo di sessanta fascisti e della loro sceneggiata.
Ma l'appello di Genova Antifascista, che non dimentica la storia locale, dal biennio rosso al 30 giugno 1960, in un giorno e mezzo riesce a portare in piazza almeno 500 persone e a raccogliere anche l’adesione di CGIL, di ANPI, Comunità di San Benedetto, ARCI, nonché di Potere al Popolo, Sinistra Classe Rivoluzione, SICobas, PRC, USB e vari spazi sociali e movimenti genovesi.
Genova ha detto un no compatto a qualunque espressione fascista, ma come Partito Comunista dei Lavoratori sappiamo che non basta dire no, perché il fascismo è il braccio che il capitale e la piccola borghesia usano per mantenere potere, privilegi e dividere la classe per impedire lotte e processi rivoluzionari. Lotta al fascismo è lotta al capitalismo, è lotta di classe ed unità di tutti gli sfruttati e gli oppressi.

Grazie a tutti gli antifascisti che si sono mobilitati con pochissimo preavviso e massima solidarietà ai compagni caricati e denunciati, che turbando la sicurezza dei camerati hanno mandato il chiaro messaggio che Genova non tollera i fascisti. Massima solidarietà anche ad un nostro compagno denunciato anni fa proprio per aver tentato di rimuovere quella targa che è diventata occasione per vergognose parate.
Genova è solo antifascista!

Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Genova

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