Rassegna stampa

Nasce il Partito Comunista dei Lavoratori I marxisti frustano la sinistra: “Ha sbagliato, via dal governo”

Il Resto del Carlino, Il Giorno, La nazione, Quotidiano nazionale

4 Gennaio 2008

Rimini - “Vogliamo una sinistra che non spiani la strada alla destra come sta facendo Prodi spalleggiato dalla Cosa Rosa (e non rossa), appiattita sulla linea dell’inciucio Veltroni-Berlusconi-Bertinotti”. Marco Ferrando, ex Rifondazione, ha aperto ieri a Rimini il primo congresso nazionale del Partito comunista dei lavoratori, Pcl.
Presenti 150 delegati delle regioni – maglioni girocollo, eskimo e camicie scozzesi – in un tripudio di immagini e testi “rossi”, da Lenin a Marx, a Trotskj. “Hai una tenuta berlusconiana”. “E tu una pancia borghese”, scherzano due delegati. “Quello che è nato a Rimini – spiega Ferrando – è l’unico partito di sinistra che fa opposizione al Governo, alla Cosa Rosa e ai liberal del Pd”. Dipendenti e operai” sono il target del Pcl. “Anzitutto – continua il leader comunista – ci rivolgiamo a quel milione di lavoratori che ha detto ‘no’ all’accordo governo-sindacati sul welfare”. E a chi lo accusa di favorire la destra, Ferrando risponde: ”Chi avvantaggia Berlusconi è Prodi, che delude il suo popolo e gli spiana la strada. La nostra è una sinistra di opposizione”.
Sfidando poi l’era dell’accorpamento dei partiti, Ferrando fa sapere che “il Pcl sarà presente a tutte le consultazioni come forza autonoma, alternativa al centrosinistra e alla destra”. Alleanze con la sinistra Arcobaleno? “Hanno sostenuto il governo –attacca – sull’aumento della spesa militare, sulla difesa della legge Maroni, contro l’equità delle retribuzioni salariali”. Anche perché, continua Ferrando, “dai banchi di minoranza si può fare tanto. Basta pensare a conquiste come lo Statuto dei lavoratori, il divorzio e l’aborto e , in Francia l’abolizione dei contratti di lavoro precario”.
Certo è che, nel frattempo, in molti si chiedono come questi comunisti radicali potranno sopravvivere all’eventuale quota di sbarramento. “Noi siamo –chiarisce Ferrando – per il proporzionale puro, senza alcun sbarramento”. Sì, ma quanti sono i militanti del Pcl? “Circa 3mila” è la risposta. Finché, sui simboli falce e martello cala il sipario. Ma si riparte oggi, fino a domenica.

di Mario Gradara

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