Rassegna stampa

A Rimini battesimo del Partito Comunista dei Lavoratori Tornano la falce e il martello

da La Voce di Rimini

3 Gennaio 2008

La collocazione sarà a sinistra della sinistra. Il leader è l’ex dissidente di Rifondazione Marco Ferrando

Rimini – Capitale del divertimento ma anche della politica, soprattutto se si tratta di “cose rosse”: oggi, a diciassette anni di distanza dallo storico congresso del Palacongressi che segnò la fine del Partito comunista italiano e la sua trasformazione in Pds, il simbolo della falce e martello tornerà ad essere issato su di una bandiera. Nasce infatti a Rimini l partito comunista dei lavoratori, in sigla Pcl, guidato da Marco Ferrando, parlamentare di ispirazione trotzkista già punto di riferimento di una delle 5 correnti del Prc. Si celebra il congresso fondativo di una formazione di fatto già esistente, cha alle ultime amministrative ad Ancona, Reggio Calabria, e Genova ha riportato l’1% dei voti: la collocazione è a sinistra della sinistra, tanto è vero che a Roma si è parlato di “cosa rossissima” per distinguerla dalla “cosa rossa” che sta nascendo sotto l’insegna dell’arcobaleno. Ma a Rimini il Pcl non ha ancora un gruppo stabile, solo alcuni iscritti e simpatizzanti.
La nascita sarà celebrata in un prestigioso hotel a 4 stelle, il Royal Plaza di viale Trieste. Inizio dei lavori previsto alle 14.30, relazione principale del portavoce Ferrando alle 16: “L’obbiettivo – dice – è quello di ricostruire, a quarant’anni dal ’68, una sinistra che non tradisca. Che non utilizzi i movimenti per chiedere ministri, ma che difenda l’autonomia delle loro ragioni e lotti realmente, dall’opposizione, per un’alternativa di società”. Tra gli argomenti all’ordine del giorno del congresso la lotta contro il governo Prodi, le proposte del Pcl alle sinistre italiane, le scelte elettorali del nuovo partito. Al congresso saranno presenti delegazioni rappresentative di partiti comunisti e rivoluzionari di altri paesi e continenti.
La componente di Sinistra critica uscita dal Prc con i leader nazionali Cannavò e Turigliatto, rappresentata a Rimini dai consiglieri provinciali Pizzagalli e Conti, non aderirà: “Assisterò ai lavori – spiega Pizzagalli – di un partito che vedo con simpatia, ma niente di più.”

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