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Decreto sicurezza? No!

Il decreto Salvini è una legge razzista e reazionaria

15 Febbraio 2019

Il PCL parteciperà alla manifestazione No CPR del 16 febbraio a Milano. Di seguito, il testo del volantino che distribuiremo

NoCPR


Siamo in questa piazza per lottare contro una legge che il governo ha varato in pompa magna, con grande fanfara propagandistica, in nome di una fantomatica crisi migratoria. Una legge che, oltre ai profili di incostituzionalità già rilevati da molti giuristi, rappresenta un'ulteriore svolta reazionaria, non solo nella gestione dell'immigrazione, ma anche verso le lotte organizzate per la difesa dei diritti dei lavoratori e di tutti gli oppressi.

Il decreto Salvini mette in campo misure per ridurre ulteriormente la possibilità di trovare accoglienza e rifugio in Italia ma, in realtà, renderà più diffusa la clandestinità, condizione per cui la vita irregolare produrrà più manodopera per il lavoro nero, per la piccola criminalità, per lo sfruttamento. Di fronte alla negazione di una vita regolare i migranti e le migranti si troveranno senza via d'uscita.

La norma della verifica della richiesta di “protezione manifestamente infondata” è la concretizzazione del pensiero razzista. Quali migrazioni avvengono per ragioni manifestamente infondate? Fame, mancanza di risorse, guerre, religioni: tutte queste sono, da sempre, le ragioni per cui i popoli si spostano, migrano da territori conosciuti verso un ignoto che sperano migliore.

Non vi sono ragioni migliori. Non vi sono diritti negabili. È la storia dell'umanità, a cui Salvini e i suoi alleati del M5S oppongono chiusure, prigioni a cielo aperto, negazione della dignità.

E quando la legge dispone sanzioni penali gravi per il blocco stradale o il DASPO urbano per ragioni di “decoro”, non siamo nel campo del divieto a disturbare la quiete pubblica, ma di fronte all'ennesimo attacco a forme di lotta e diritti di opposizione sociale.

Non ci sono soluzioni reazionarie funzionanti contro la storia dell'umanità. Non permettiamo la criminalizzazione dei migranti e la repressione del dissenso sociale. Per questo bisogna dare vita ad un grande movimento di lotta che unisca lavoratori italiani e stranieri per ottenere:

- L’abrogazione immediata del decreto Salvini

- L’apertura totale delle frontiere e di corridoi umanitari per chi fugge dalla fame e dalla guerra

- L’istituzione di processi di accoglienza che garantiscano la scelta consapevole per tutti e tutte gli/le immigrati/e sul proseguo della loro vita

- Libera circolazione delle persone su tutto il territorio europeo

Partito Comunista dei Lavoratori

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