Dalle sezioni del PCL

Devastatori sono i padroni – e le loro istituzioni

Solidarietà alla popolazione di Pianura in lotta contro la riapertura della discarica in Contrada Pisani

12 Gennaio 2008

NO ALLA REPRESSIONE POLIZIESCA! DIMISSIONI DELLA GIUNTA BASSOLINO!

Dura ormai da giorni l’ “emergenza” di Pianura (periferia nord di Napoli), all’interno di quell’ “emergenza” più ampia che è il crollo completo dell’intero sistema di raccolta e smaltimento rifiuti in Campania. In questo senso quello di Pianura è solo l’ultimo atto – dopo le analoghe vicende di Campagna, Serre, Terzigno – di una strategia tesa a scaricare sulle comunità locali le conseguenze di un progetto fallimentare, pianificato a tavolino, che ha una storia di più di un decennio. Una storia che inizia con l’istituzione del primo Commissariato straordinario di Rastrellli (AN) che fissa le direttive di un piano di smaltimento tutto incentrato sull’incenerimento. Di lì a poco, quando ormai la “rinascenza napoletana” di Bassolino si era già rivelata l’ennesima beffa ai danni delle masse popolari, il nuovo commissario, nonché governatore della Campania – Bassolino appunto – mette la ciliegina sulla torta, peggiorandolo ulteriormente: riducendo ad esempio gli standard di sicurezza degli impianti di incenerimento, e “regalando” la realizzazione e la gestione dell’intero ciclo alla Fibe. A questo punto la questione dello smaltimento rifiuti si rivela per quello che oggi è sotto gli occhi di tutti: un gigantesco affare che tiene insieme grandi gruppi industriali nazionali, a partire dal gruppo Fibe-Fiat, interessato all’energia prodotta dallo smaltimento, ma soprattutto a fare cassa subito con denaro pubblico, il malaffare locale (la camorra che oggi molti protagonisti politici di queste malefatte, vogliono vedere dietro le giuste proteste delle popolazioni), e entrambi gli schieramenti, di centrodestra e centrosinistra, con autorevoli rappresentanti nazionali - partiti che su appalti, gestione dei fondi europei, incarichi di consulenze costruiscono la loro fortuna elettorale – partecipi tutti, nessuno escluso, neanche quella sinistra cosiddetta “radicale” (verdi, pdci, prc), oggi sinistra “arcobaleno”, che ha prima taciuto, poi speculato sulla protesta di Acerra, arrivando ad eleggere il sindaco Marletta, per ritirarsi poi in buon ordine dietro le fila di Bassolino – una verità che oggi anche le inchieste giudiziarie che coinvolgono un po’ tutti, dai vertici di Impregilo a Bassolino, incominciano tardivamente a far emergere. La stessa emergenza è occasione di lucro fatto sistema - e di emergenza in emergenza si arriva alle vicende di questi giorni, secondo un copione che è sempre lo stesso: scelta arbitraria di luoghi dove “nascondere” un po’ di immondizia, repressione poliziesca delle popolazioni che resistono (quella contro la gente di Pianura è sotto gli occhi di tutti), una sorta di “stato d’assedio” delle zone interessate, criminalizzazione delle lotte ad opera di mass media e informazione. E, su tutto, la continuazione delle gestioni commissariali (quanti se ne sono succeduti di commissari governativi finora?) che coinvolge direttamente le responsabilità del governo centrale. Anche su questo la continuità del governo Prodi con quello Berlusconi è stata la più totale – un governo che ostenta decisione e promette (e mantiene) il pugno duro contro le popolazioni (vedi l’invio in queste ore di “reparti di intervento rapido” per l’ordine pubblico), ma si è guardato bene per anni di mettere mano sugli interessi sui quali lucrano i partiti di cui è espressione – così come quelli dell’opposizione. Spicca anche in questo caso (come nel caso del rifinanziamento delle missioni militari, o dell’’approvazione del pacchetto sul welfare) la cosiddetta “sinistra radicale”: più realisti del re, i rappresentanti campani (e nazionali) del partito di Bertinotti fanno propria la scelta di sversare su Pianura, continuano a tacere sulle responsabilità delle giunte campane (e sulle proprie), e (a partire da Sodano, presidente della commissione ambiente del Senato) accettano di buon grado anche l’ultimo della lista dei commissari mandato da governo, quel De Gennaro distintosi già in occasione del G8 di Genova (e per tali fatti anche indagato), poi promosso da Prodi, e ora inviato con “pieni poteri” in Campania - altro che commissione d’inchiesta – un vero affronto ai tanti manifestanti vittime della violenza messa in atto dalle “forze dell’ordine” nel luglio 2001. La sezione “Rosa Luxemburg” del Partito Comunista dei Lavoratori di Napoli denunzia l’attentato portato avanti da anni contro la salute e la qualità della vita delle masse popolari. Condividiamo la piattaforma portata avanti dai movimenti campani contro la devastazione ambientale (raccolta differenziata porta a porta, trattamento a freddo dei rifiuti al posto dell’incenerimento, fine della gestione commissariale). Rivendichiamo le dimissioni dei diretti responsabili di questo scempio, a partire da Bassolino e la sua giunta.

SEZIONE PROVINCIALE DI NAPOLI "ROSA LUXEMBURG" DEL PCL

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FONTE

  • pclnapoli@libero.it