Rassegna stampa

COMUNISTI: «SERVE UN PARTITO CHE SI MOBILITI PER I LAVORATORI»

Eco di Bergamo, 9 dicembre 2007

9 Gennaio 2008

Un nuovo partito comunista che riparta «dalle fabbriche e dai movimenti», prendendo le distanze «dal governo Prodi, che ha tradito i lavoratori». È questo il progetto a cui Marco Ferrando, ex esponente di Rifondazione Comunista uscito dal partito lo scorso anno alla vigilia delle elezioni, lavora da circa un anno. Il nuovo soggetto, il cui congresso fondativo si svolgerà a Rimini dal 3 al 6 gennaio 2008, si chiamerà Partito Comunista dei Lavoratori e recupererà nel proprio stemma i simboli di falce e martello, che invece «la Sinistra Arcobaleno, che io preferisco chiamare Arlecchino ha abbandonato». Ferrando hai incontrato in città una ventina di bergamaschi interessati al suo progetto; obiettivo, fondamentale anche qui una sezione del costituente Pcl. Nel suo intervento Ferrando non ha risparmiato dure critiche al governo Prodi e agli esponenti della cosiddetta «sinistra radicale» : «La corsa al potere del Prc ha comportato la perdita delle idee e della rappresentanza del partito. Bisogna far capire ai lavoratori che l'obiettivo di Giordano, Diliberto, Bertinotti non è più la loro difesa. Su temi come le pensioni e la legge 30, questo governo è riuscito a fare peggio del precedente». Sotto accusa anche i decreti sulla sicurezza, che Ferrando definisce «xenofobi. Si tratta di una operazione populistica, per dare una valvola di sfogo all'insoddisfazione della gente». Di fronte a questa situazione, ha concluso, «è urgente costruire un'alternativa coerente, che sappia fare opposizione ma anche costruire proposte concrete e autonome per la difesa dei lavoratori».

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