Dalle sezioni del PCL

Il Movimento 5 Stelle odia le donne e la loro libertà

Solidarietà alla Casa internazionele delle donne e a tutte le realtà femministe!

26 Luglio 2018
doncas


Il 25 novembre del 2017, dunque nel giorno in cui le donne si mobilitavano sia in Italia che nel mondo per difendere i propri diritti e combattere la violenza patriarcale, la sindaca di Roma Virginia Raggi denunciava il maschilismo e la misoginia della politica italiana: « C'è del maschilismo strisciante, mai un uomo sarebbe stato definito come lo sono stata io [“bambolina imbambolata”, “turista per caso”]. Ma ho trovato tanto silenzio da parte delle donne, e questo è un peccato » (1).

Non c'è alcun dubbio su questo aspetto: il mondo della politica istituzionale è in tutto e per tutto un riflesso della prepotenza machista e della misoginia che caratterizza la società italiana attuale. Il punto è però che mentre la sindaca 5 stelle denunciava il maschilismo della politica istituzionale e chiedeva empatia dal mondo femminile, dava avvio a una serie di politiche di attacco agli spazi di autonomia e autodeterminazione delle donne. Partendo dal quadro generale caratterizzato dallo smantellamento dei servizi pubblici – a partire da ATAC e dal trasporto locale – che rendono più difficile alle giovani e alle donne della classi popolari praticare e muoversi liberamente in una metropoli complicata come Roma, passando per l'indebolimento dei servizi sanitari e i presidi sanitari, fino ai balbettamenti e alle risposte lente dell'amministrazione comunale nei confronti delle campagne antiabortiste che organizzazioni della destra fascista e cattolica hanno lanciato utilizzando gli spazi pubblici della capitale questa primavera; tutto ciò già di per sé evidenzia uno scarso interesse del Movimento 5 Stelle per la questione femminile, così come la scarsa consapevolezza che tale tematica vada inquadrata e affrontata con uno sguardo più ampio e strutturale. Come se tutto ciò non bastasse, la giunta grillina ha sferrato un attacco sistematico agli spazi di autonomia e autodeterminazione delle donne come i consultori e i centri antiviolenza, sia attraverso il taglio dei fondi che attraverso la minaccia di sgombero come ad esempio nel recente caso del centro antiviolenza di Tor Bella Monaca (2) o dello spazio Lucha y Siesta, arrivando infine alla Casa internazionale delle donne, che a partire dagli anni '90 rappresenta una delle realtà femministe italiane più significative. Dopo mesi di trattative con la giunta grillina, l'amministrazione ha deciso per la revoca della convenzione proprio nel periodo estivo, quando è più difficile promuovere una mobilitazione per opporsi a ciò.

L'aggressività con cui l'amministrazione Raggi si sta scagliando contro questi spazi è ancora più preoccupante se si pensa che non viene avanzato nessun progetto alternativo per le donne, lasciando che la destra cattolica capitalizzi l'indebolimento del movimento femminista. Il vuoto che stanno creando in materia di difesa e autonomia delle donne non si preoccupano di riempirlo.

Il Partito comunista dei lavoratori esprime tutta la sua solidarietà alle compagne della Casa internazionale delle donne e di tutte le realtà femministe che resistono alla deriva reazionaria del governo locale come di quello nazionale. La difesa dei consultori e degli spazi di autodeterminazione si lega alla battaglia per una sanità realmente pubblica, efficiente, laica e sotto controllo sociale. È indispensabile dunque creare un ampio fronte di mobilitazione che coinvolga anche il mondo del lavoro, i giovani e i migranti, poiché la battaglia per l'autonomia economica, l'accesso ai diritti – dal reintegro dell'art. 18 e sua estensione a tutto il mondo del lavoro, all'abolizione del Jobs act – rappresentano l'unica uscita necessaria a questa crisi che da oltre dieci anni ci priva di diritti, salute e speranze.



NOTE

1) Vedi: https://www.huffingtonpost.it/2017/11/25/ho-subito-attacchi-di-un-maschilismo-strisciante-dalle-donne-ho-ricevuto-solo-silenzio_a_23287988/

2) Vedi: http://torri.romatoday.it/ponte-di-nona/centro-antiviolenza-sgombero.html

Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Roma

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FONTE