Rassegna stampa

Il G8 raccontato dai comunisti

Capenni: «Colpevoli solo di aver espresso il nostro pensiero» - Una serie di immagini per ricostruire i fatti di Genova

7 Gennaio 2008

Da "Il Quotidiano della Calabria" - La sezione di Rossano del PCL nei giorni scorsi, attraverso un'iniziativa pubblica, ha ricordato la storica importanza dei fatti di Genova e Napoli 2001 ed ha voluto manifestare sostegno e solidarietà agli attivisti di movimento che furono arrestati dopo quei giorni a Cosenza, Napoli e Taranto con l'accusa di associazione sovversiva, La manifestazione di Rossano giunge infatti in vista della sentenza del processo, già iniziato dal 2004 a Cosenza, e che è attesa nelle prossime settimane.

ROSSANO - Gli avvenimenti che hanno caratterizzato l'Ocse di Napoli e il G8 di Genova riecheggiano nella sala dell'ex delegazione comunale dello scalo di Rossano. Quei giorni che passeranno alla storia per aver fatto sussultare l'Italia dividendola in due, e che oramai erano stati accantonati in un cassetto da molti, ritornano alla mente.

A raccontarci quello che per loro Genova e Napoli rappresentano, i componenti del nucleo di Rossano del Movimento costitutivo del partito comunista dei lavoratori, che nei giorni scorsi attraverso un'iniziativa pubblica hanno voluto ricordare gli importanti momenti storici e soprattutto manifestare la vicinanza e solidarietà agli attivisti di movimento che furono arrestati a Cosenza, Napoli e Taranto con l'accusa di associazione sovversiva, tredici dei quali rinviati a giudizio. La manifestazione di Rossano giunge infatti in vista del processo, iniziato il 2 dicembre 2004 di fronte alla Corte d'Assise del Tribunale di Cosenza, è oggi alle sue battute finali, con la sentenza attesa per la fine di gennaio 2008. ”. Il Movimento costitutivo per il partito comunista dei lavoratori ha aderito infatti, al comitato “Liberi Tutti”, che organizzerà una manifestazione nazionale a Cosenza il prossimo 2 febbraio contro qualsiasi sentenza di colpevolezza degli imputati. Nel corso dell'iniziativa rossanese i rappresentanti del movimento attraverso le immagini trasmesse e la testimonianza di Antonino Capenni uno dei tredici imputati, che ha raccontato alla platea e ai giornalisti le fasi salienti della sua vicenda soffermandosi su Napoli e Cosenza, “rivolgono un appello ad ogni cittadino affinché si crei un nuovo moto d'indignazione, e si impedisca di condannare persone colpevoli solo di aver voluto esprimere la loro opinione”. Come ribadito in precedenti occasioni “Il processo di Cosenza a differenza di quello di Genova – affermano il coordinatore provinciale del Movimento costitutivo del partito comunista dei lavoratori, Flavio Stasi e il rappresentante dello stesso Lorenzo Calabrò - non vuole colpire eventuali manifestanti rei di aver commesso pratiche incivili, ma ha l'intento di colpevolizzare le idee che il movimento contro il G 8 portava e porta avanti, che sono riassunte nella frase manifesto di quei giorni: “Un altro mondo è possibile”. Intanto ad ascoltare attento, un pubblico costituito per lo più da giovani, giunti all'iniziativa in momenti distinti, ma che una volta accomodatosi nella sala sembrava assorto dalla discussione.

Giulia Pizzo – “Il Quotidiano della Calabria” del 07/01/08 - pubblicato su Amantea.net - URL: http://www.amantea.net/index.php?option=com_content&task=view&id=2057&Itemid=111

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FONTE

  • mikmak@infinito.it