Dalle sezioni del PCL

Toti e Bucci: ipocriti e complici dei fascisti

7 Maggio 2018

La partecipazione ufficiale, con tanto di fascia tricolore, alla commemorazione dei morti di Salò, conferma l’ambiguità che avvolge le istituzioni

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La partecipazione ufficiale di esponenti della giunta comunale e regionale alla commemorazione dei caduti della Repubblica di Salò il 28 Aprile conferma quanto il PCL denuncia da anni, così come nei giorni a cavallo del 25 aprile e con la partecipazione attiva alle contestazioni al sindaco Bucci e al presidente della regione Toti in Piazza Matteotti.

Le organizzazioni fasciste vanno riconosciute e combattute a qualunque livello, ma soprattutto attraverso la costruzione di una mobilitazione di massa che veda il protagonismo della classe lavoratrice, entro un ampio fronte antifascista in cui chiunque si richiami a questa battaglia sia coerentemente presente e attivo, senza nascondersi dietro formalità e equilibrismi istituzionali.
ll fascismo si protegge e alimenta anche nel rifiuto di parlarne e nella sua normalizzazione, nel tentativo di equiparare i martiri della Resistenza ai morti della dittatura e dell'occupazione, nel trasformare il giorno della Liberazione dal nazifascismo in un neutrale “giorno della Libertà”.

La legittimazione del neofascismo passa anche per la mancata opposizione a tutte quelle forze che sono con loro colluse, che con le loro politiche alimentano un brodo di coltura razzista e nazionalista entro cui esse possano proliferare; che ridimensionano la gravità delle azioni squadriste contro migranti, militanti sindacali e della più ampia sinistra.
Bucci e Toti coprono le organizzazioni neofasciste, negano il patrocinio al Gay Pride, emanano provvedimenti sul decoro e la sicurezza che colpiscono i poveri di ogni provenienza e limitano gli spazi di libertà personali di tutti; tagliano i servizi sociali, i fondi ai disabili e alla sanità pubblica, smembrano i consultori pubblici, riducono l'offerta di case popolari e istituiscono regolamenti di assegnazione razzisti, continuando ad alimentare le guerre tra poveri. Dietro ai proclami e al "prima gli italiani" c’è solo la difesa dei privilegi della classe dominante, degli sfruttatori, degli speculatori.

La partecipazione, con tanto di fascia tricolore, alla commemorazione dei morti di Salò, insieme ad esponenti di organizzazioni neofasciste che dovrebbero essere sciolte, conferma l’ambiguità che avvolge le istituzioni democratiche oggi, così come le avvolse nelle fasi di crescita del movimento fascista durante e dopo il biennio rosso.
Per questo salutiamo con favore la reazione della dirigenza dell'ANPI a questo ennesimo evento, sottolineando però come questo cozzi con la difesa di Bucci e di Toti sul palco del 25 aprile e con l'attacco a chi coerentemente li ha contestati. Non è da oggi che si conoscono le collusioni e i legami di queste giunte con le organizzazioni neofasciste in città, così come avviene a livello nazionale per le forze politiche che le compongono.

Costruiamo un ampio fronte antifascista per uno sciopero generale e una mobilitazione di massa!
Cacciare le giunte colluse di Toti e Bucci!
Chiudere i covi delle organizzazioni neofasciste subito!
Per l'autorganizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici nella gestione dei luoghi di lavoro e dei quartieri!
Fermare la guerra e le politiche di aggressione ai migranti e ai rifugiati!

Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Genova

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