Rassegna stampa

La Resistenza nei nostri giorni

27 Aprile 2018

Molta acqua è passata sotto i ponti dalla Resistenza ad oggi, anche e soprattutto a sinistra. Si continua a festeggiare la liberazione del 25 aprile senza rendersi conto che viviamo nel tempo della dittatura dei mercati, della finanza, del capitale. È in atto, inoltre, una vergognosa opera di recupero della memoria fascista a discapito del ricordo, degli ideali dei partigiani, della narrazione delle loro storie, per la preservazione degli avvenimenti, per l'insegnamento alle future generazioni. Sempre più spazi sono lasciati nelle nostre città a organizzazioni fasciste del terzo millennio, come si sono autodefinite, che mettono in scena indegni spettacoli di intolleranza, razzismo, sessismo e omofobia. Sempre più spazi sono occupati da nuovi populismi xenofobi, che non si fanno scrupolo di diffondere notizie false, di manipolare l'informazione, di aizzare l'odio contro i migranti e di incanalare la rabbia di disoccupati e lavoratori in un vicolo cieco, che conduce sempre a sbattere contro lo stesso muro, il muro dei padroni che questi partiti difendono fedelmente. Il sogno di progresso e di pace che animava quelli che oggi ci sembrano visi sbiaditi in bianco e nero era ben diverso dalla società nata da quella lotta. L'ideale partigiano è stato tradito e calpestato, si porta avanti una guerra aperta ai lavoratori e lavoratrici, giovani, pensionati, immigrati, cancellandone i diritti, avallandone i licenziamenti, tagliando scuola, sanità, servizi sociali. La Resistenza è oggi sul posto di lavoro, nella lotta contro l'abolizione dei diritti dei lavoratori e lo smantellamento dello stato sociale. La liberazione dal nazifascismo non può essere una ricorrenza scollegata dalle ragioni del mondo del lavoro. Una lotta che non può prescindere dalla costruzione di un ampio fronte unico, che unisca gli interessi dei lavoratori, degli antifascisti, degli studenti (futuro mondo del lavoro), degli sfruttati. Abbiamo bisogno finalmente di una sinistra che non tradisca: che riconduca ogni lotta di resistenza ad una prospettiva alternativa di società e di potere.

Vincenzo Sardiello Partito Comunista dei Lavoratori Pavia

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