Dalle sezioni del PCL

A fianco dei lavoratori del trasporto pubblico romano, attaccati dalla giunta del M5S

Per una soluzione anticapitalista alla crisi dell’ATAC

20 Marzo 2018
atac


Il Partito Comunista dei Lavoratori esprime piena solidarietà ai lavoratori ATAC e Roma TPL che in questi mesi stanno subendo un attacco senza precedenti sul piano delle condizioni di lavoro e dei diritti ad opera della giunta Raggi.

Il concordato che la giunta grillina ha sottoposto ai giudici della Corte civile, infatti, può essere realizzato solo a fronte di un piano industriale vergognoso, che prevede, tra le altre cose, l’aumento dell’orario di lavoro a 39 ore effettive, l’azzeramento dell’indennità correlata ai turni lunghi e l’incremento dei giri medi per turno a 3,4. Insomma, il conto di anni di mala gestione del trasporto pubblico, come al solito, viene presentato ai lavoratori. Inoltre, anche se il concordato dovesse andare a buon fine, il debito di ATAC nei confronti delle banche e del comune (circa un miliardo di euro) rimarrebbe intatto e quindi il pericolo di fallimento non sarebbe affatto scongiurato. Anche i grillini – quando si tratta di aggredire salari e diritti dei lavoratori – sono perfettamente in continuità con le politiche padronali di centro destra e di centro sinistra.

A tutto questo si aggiunge la situazione ignobile in cui versa Roma TPL. Alla faccia di chi auspica la privatizzazione come panacea per tutti i mali del trasporto pubblico, ad oggi i lavoratori si trovano ad affrontare l’ennesimo ritardo nella paga, in un quadro di costante perdita di diritti e peggioramento dei servizi.
Di questi giorni è, inoltre, la notizia del licenziamento di 140 lavoratori CORPA a seguito del rifiuto della proroga del contratto da parte dell’azienda, provvedimento che oltre al danno della perdita del lavoro, causerà una situazione di generale disagio per i cittadini in quanto comporterà la mancanza della manutenzione dei mezzi, ennesima prova di come il capitalismo sia incompatibile con le più elementari esigenze della società, a partire dalla sicurezza.

Per tutti questi motivi il PCL sostiene le ragioni dello sciopero indetto dall’USB per il 22 marzo e invita tutte le altre organizzazioni sindacali conflittuali e la CGIL a mobilitarsi per rilanciare e generalizzare la lotta dei lavoratori del trasporto pubblico. L’offensiva che la giunta comunale sta portando avanti al trasporto pubblico, può essere contrastata solo se gli si contrappone la forza uguale e contraria dei lavoratori organizzati, e solo se questa forza si esprime in un programma anticapitalista che si batta:

Per unire le lotte! Ritiro del licenziamento per i 140 dipendenti CORPA e per la reinternalizzazione totale di CORPA e Roma TPL in ATAC.
Contro la privatizzazione di ATAC e per la sua gestione in mano al lavoratori.
Per la stabilizzazione immediata di tutti i precari.
Per la diminuzione dell’orario di lavoro a parità di paga.
Per il rifiuto del pareggio di bilancio in comune.
Per un grande piano di potenziamento del trasporto pubblico.

Il PCL sarà, come sempre, al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici per la realizzazione di questo programma.

Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Roma

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