Dalle sezioni del PCL

Una prova di forza degli antifascisti classisti ed anticapitalisti

A Genova lo spezzone degli anticapitalisti, guidato dal PCL, sfida un corteo che legittima il PD

29 Ottobre 2017

Dal corteo dell'ANPI, lo spezzone critico e per un antifascismo classista e anticapitalista porta 200 manifestanti al presidio convocato dall'Assemblea antifascista genovese, per saldare le porte della sede di Lealtà e Azione, la cui inaugurazione è impedita dalla mobilitazione generale degli antifascisti. Il PCL in prima linea

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spezzone


Nella giornata del 28 ottobre, i compagni e le compagne del Partito Comunista dei Lavoratori si sono battuti per mantenere, anche in piazza, una netta differenziazione tra chi pratica un antifascismo generico e retorico, tanto da permettere nelle proprie fila il Partito Democratico e le forze a questo organiche (MDP, Possibile etc), e chi invece diffonde e organizza un antifascismo di classe, anticapitalista, militante.

In un corteo di oltre mille persone, la minoranza combattiva in coda al corteo ha dimostrato la capacità di uscire dalla gabbia retorica e commemorativa che trasforma l'antifascismo in un pro forma. Con lo slogan "Pardoni e Banchieri per i loro profitti / Ci rubano casa, lavoro e diritti" e parlando, per tutto il corteo, alla cittadinanza della necessità del fronte unico di classe e di massa, che unisca lavoratori, precari, disoccupati e pensionati senza distinzione di etnia, nazionalità, religione o orientamento sessuale contro i diretti responsabili della macelleria sociale: banchieri, padroni, speculatori, organizzazioni mafiose, chiesa, burocrazie sindacali. La sola ricetta contro il razzismo e il fascismo.

Alla conclusione del corteo "istituzionale" i compagni dello spezzone, che vedeva raccolte le forze del PCL, di Rifondazione Comunista e di Sinistra Anitcapitalista (nonostante l'ambigua adesione alla piattaforma e all'appello del corteo a cui hanno aderito anche il PD e affini), di Sinistra Classe Rivoluzione, del Coordinamento Antirazzista e molti altri, hanno fatto appello alla continuazione del corteo per raggiungere il presidio dell'Assemblea antifascista, in Via Serra, contro l'apertura della sede di Lealtà e Azione, nei locali concessi dai reazionari Padri Scolopi.
Alla guida di uno spezzone di 200 persone che hanno accolto l'appello dei nostri compagni e compagne, raggiunto il luogo del presidio al coro di "Bella Ciao" si è compiuto un ulteriore atto dimostrativo: la saldatura della porta della potenziale sede di Lealtà e Azione, con l'intimazione ai Padri Scolopi di revocare la concessione locativa.

Il nostro partito si è mostrato in prima linea in questa battaglia e continuerà a farlo in tutta la città, contro Forza Nuova, CasaPound e Lealtà e Azione, così come contro le tre destre del PD, della Lega Nord e del Movimento 5 Stelle, nonostante le intimidazione e le aggressioni, come quella subita dalla nostra compagna Cinzia Ronzitti.

Di seguito il comunicato sui recenti aggiornamenti riguardanti gli aggressori, ora identificati, della compagna Cinzia.


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Come avevamo dedotto tramite indagini autonome, ora viene confermata dalla Digos l'appartenenza a CasaPound dei due militanti che hanno aggredito la nostra compagna Cinzia Ronzitti il primo ottobre scorso nel contesto di Allerta Rossa, la festa rivoluzionaria del Partito Comunista dei Lavoratori.
La notizia non fa che confermare CasaPound nel suo ruolo di braccio armato e violento, a difesa degli interessi degli sfruttatori, indirizzato direttamente contro i e le militanti rivoluzionarie, comuniste, anticapitaliste e, in generale, contro tutto il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici – come dimostrano i fatti dell'aggressione dei lavoratori del SiCobas in sciopero a Carpiano e le aggressioni contro gli stranieri assegnatari di alloggi popolari o nelle lotte nel settore agroalimentare.
Ma la compagna Cinzia, come tutti e tutte noi, non si è fatta intimorire da questa violenza sessista e fascista, ma anzi è divenuta ragione per rafforzare il nostro intervento sul terreno dell'antifascismo e dell'antirazzismo, a sostengo del percorso dell'Assemblea Antifascista Genovese e del Coordinamento Antirazzista, in risposta alle mobilitazioni contro i migranti a Multedo come nella giornata del 28 ottobre. In quest'ultima occasione saremo presenti con un chiaro posizionamento di demarcazione da chi considera la lotta al fascismo, alla reazione ed allo sfruttamento, compatibile con l'alleanza con il Partito Democratico e con le sue costole (MDP-Articolo1 ed i soggetti riformisti organici al centrosinistra).
Rilanciamo come partito, oggi come ieri, la necessità della costruzione di un antifascismo che sappia contrapporsi in termini militanti alla rinascita delle organizzazioni neofasciste, ma che sia anche concretizzato nella costruzione di un fronte unico di massa e di classe per rivendicare le ragioni dei lavoratori, degli studenti, dei precari, dei disoccupati, senza distinzione di nazionalità, etnia, religione, genere e orientamento sessuale, contro governi e borghesie.
Per questo scenderemo in piazza con lo slogan "Chi ci ruba casa, lavoro e diritti / sono padroni e banchieri per i loro profitti".

Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Genova

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