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Luigi Di Maio, il candidato della polizia

Il vicepresidente della Camera si unisce al coro di Governo e destre contro i rifugiati di Piazza Indipendenza

25 Agosto 2017
Luigi_Di_Maio


Luigi di Maio ha sentito il bisogno di non lasciar soli Salvini e Minniti nella difesa delle cariche poliziesche contro i rifugiati eritrei di Roma. «Gli immobili occupati abusivamente dai rifugiati vanno sgomberati», «Non si può mettere sotto accusa la polizia», «La sindaca Raggi deve occuparsi dei romani» (sottinteso: non degli eritrei): queste le frasi odierne di Di Maio a La7.

Tutto normale, si dirà, Di Maio continua a tirare la volata al salvinismo nel coccolare i peggiori umori reazionari. Certamente. Eppure la sua non è solo una (cinica) logica elettorale. C'è di più e di peggio. Il candidato alla presidenza del Consiglio del M5S vuole conquistare i galloni dorati agli occhi dell'apparato dello Stato, e del suo cuore profondo: i corpi di Polizia e Carabinieri. Se l'impettito Marco Minniti si atteggia a capo ritrovato delle forze dell'ordine (anche con l'occhio rivolto alle proprie ambizioni politiche di carriera), il concorrente Di Maio non può certo restare indietro: deve segnalarsi in prima fila come difensore della polizia e dei suoi metodi (incluso, se occorre, lo «spezzare le braccia» ai rifugiati). Se il ministro degli interni - come documenta oggi La Stampa - chiede alla prefetture di tutta Italia di accelerare ovunque lo sgombero degli stabili occupati, a tutela dei diritti della proprietà, Di Maio non può certo essere secondo: deve allinearsi alla cacciata degli “abusivi” (fossero pure donne e bambini senza casa, tanto più se eritrei).

La verità è che non si può gestire lo Stato borghese e la società del profitto senza imporre con la violenza l'ordine costituito del capitale. La ricerca del plauso dei corpi militari della “sicurezza” (...la sicurezza di speculatori immobiliari parassiti contro i diritti di chi non ha nulla) è il risvolto naturale di questa legge. Il candidato alla guida del governo del M5S l'ha semplicemente - e di fatto - ricordato a tutti. Anche a quegli ambienti della sinistra che per anni hanno coperto (e votato) i Cinque Stelle, accusando il PCL di non cogliere il loro profilo... democratico.

Partito Comunista dei Lavoratori

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