Dalle sezioni del PCL

Basta con le lacrime di coccodrillo!

Volantino del Pcl di Torino sulla strage di operai

11 Dicembre 2007

Sono anni che i lavoratori, i delegati delle grandi e piccole fabbriche, così come i lavoratori esternalizzati, gli edili ecc...denunciano pessime condizioni di lavoro.

Oggi, consumata l'ennesima tragedia sul lavoro, Governo, Confindustria e Sindacati Confederali versano lacrime di coccodrillo, fingendo cinicamente di non sapere che essi sono i primi veri responsabili della strage alla Thyssenkrupp di Torino.
Chi ha difeso in questi anni il lavoro precario, le esternalizzazioni, la legge Treu, per non parlare della legge 30 (legge Biagi)?

Quando, con l'ultima Finanziaria, si stabilisce la defiscalizzazione degli straordinari, la tragedia è dietro la porta.

Quando si afferma che i salari del nostro Paese sono i peggiori d'Europa, ma, contemporaneamente, si chiedono aumenti contrattuali di solo 117 euro, significa che o si vende fumo negli occhi o si è consapevolmente demagoghi al servizio del Padronato.

Non si può gridare allo scandalo delle morti bianche se contemporaneamente Sindacati e Padronato, in nome della concertazione, trattano sui 17-18 turni per la meccanica Mirafiori, Pomigliano d'Arco, Termini Imerese, accettando in questo modo la saturazione degli impianti, il dover lavorare il sabato mattina, i giorni festivi, iniziando il turno successivo la domenica notte.

Dove si va a parare in questo modo? Perché si accetta il supersfruttamento dei lavoratori, creando le condizioni per continue tremende sciagure?

Sono le turnazioni, gli straordinari, gli aumenti di carichi di lavoro, la riduzione degli organici i responsabili di tali tragedie.

Occorre aprire una vertenza generale per il recupero del salario dall'inflazione -vedi ripristino della scala mobile -, occorre abolire la legge 30 e la legge Treu: ci servono forti aumenti salariali uguali per tutti, bisogna batterci per eliminare il supersfruttamento delle cosiddette Cooperative o delle piccole imprese appaltatrici definendo un salario minimo intercategoriale di almeno 1200 euro netti al mese.

Basta con la concertazione il cui unico risultato sono stati la diminuzione di salari e pensioni, la precarietà di lavoro per milioni di giovani, il peggioramento delle condizioni di lavoro attraverso la diminuzione degli organici e l'aumento dei ritmi.

Apriamo una consultazione tra tutti i lavoratori per definire una piattaforma rivendicativa generale in modo da rispondere alle tragedie delle morti sul lavoro con uno sciopero generale intercategoriale nazionale.

Solo con la lotta si possono battere le resistenze sia padronali sia governative.

BASTA CON LA CONCERTAZIONE — DIFENDIAMO I DIRITTI DEL LAVORO

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