Rassegna stampa

I dirigenti della sinistra guardano altrove

30 Giugno 2017

articolo elaborato dalla sezione PCL Pavia e pubblicato in data 27 giugno 2017 sul quotidiano locale "La Provincia Pavese".

Da qualche mese si susseguono assemblee, manifestazioni, convention di partiti, di movimenti che avrebbero l'ardire di unire la sinistra. Sono condite da continui appelli nei quali si descrive una società ansiosa di vivere in un luogo più gentile e sobrio e che non vede l'ora di vedere all'opera, in Parlamento, dirigenti come D'Alema, Bersani, Fratoianni, Vendola, Pisapia descritti come missionari dediti ad una nuova evangelizzazione civilizzatrice. Questi appelli all'unità della sinistra servono esclusivamente a ricomporre gruppi dirigenti, ormai sconfitti dalla Storia, e pressoché ignorati dalle masse. Tutti i gruppi dirigenti della sinistra (Mdp, Si, Prc) si sono ciclicamente compromessi nelle politiche del capitalismo attraverso i governi nazionali e locali del centrosinistra. Precarizzazione del lavoro, privatizzazioni, tagli sociali: non è che hanno difeso "male" i lavoratori. Hanno gestito gli interessi dei capitalisti contro i lavoratori, che è cosa diversa.La più grande detassazione dei profitti padronali negli ultimi dieci anni- con la riduzione dell'Ires dal 34% al 27%- non è stata realizzata dai governi Berlusconi o Monti o Letta, come qualcuno potrebbe pensare. E' stata realizzata nel 2007 dall'ultimo governo Prodi, dove sedeva il ministro Paolo Ferrero, con Bertinotti presidente della Camera. I governi successivi ( Berlusconi, Monti, Letta, Renzi, Gentiloni..) hanno proseguito (e spesso intensificato) la macelleria sociale entrando nel varco che era stato aperto. Peraltro la macelleria di Monti/Fornero, Letta, Renzi, ha continuato a godere del sostegno imperturbato dell'attuale gruppo dirigente di Mdp che in Parlamento ha votato tutto, Job Act incluso, e che oggi sostiene un governo Gentiloni che ha trovato 20 miliardi per gli azionisti delle banche ma nega i contratti nel pubblico impiego. Ci si può meravigliare, in questo contesto, se larghi settori di salariati, colpiti dai governi "amici" e abbandonati ai colpi della grande crisi, hanno finito col guardare altrove? (spesso purtroppo nelle direzioni peggiori)

Partito Comunista dei Lavoratori sez. di Pavia

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