Dalle sezioni del PCL
In cambio di un'ostia... soldi alle scuole del clero!
15 Maggio 2017
Che il governo e le regioni finanzino generosamente le scuole private religiose non è una novità. Non è una novità neppure che questi finanziamenti crescano vertiginosamente in tempi di crisi e a scapito della scuola pubblica.
Ma i numeri sono veramente inquietanti. E ce li ha forniti il sottosegretario all’Istruzione, in una recente visita a una scuola paritaria nel forlivese.
Elenchiamoli perché meritano.
Il fondo statale per le scuole paritarie dell’Emilia Romagna sarà quest’anno di quasi 50 milioni di euro. Otto in più rispetto all’anno scorso.
A livello nazionale, quattro anni fa il fondo per le scuole paritarie era di 272 milioni di euro. Grazie alla legge di Stabilità ora è all’incredibile cifra di 502 milioni, quasi raddoppiato.
In un paese in cui 26.000 scuole statali non sono neppure a norma antisismica, con classi che somigliano più a batterie di polli e infrastrutture fatiscenti e prive di qualsiasi materiale di consumo, dalle lavagne alla carta igienica, il governo e le regioni trovano nulla di meglio da fare che lanciare a piene mani milioni di euro nelle tasche della Chiesa e delle scuole clericali.
Ma il governo e le regioni targate PD (ma non era di “sinistra”?) non baciano l’anello papale solo con finanziamenti diretti: le detrazioni per le famiglie che vogliono mandare i rampolli nelle scuole private sono raddoppiate ed è previsto un credito di imposta del 65% per le aziende che “investono” in queste scuole.
Cosa si sarebbe potuto fare per la scuola statale con questa pioggia di milioni? Sono contenti i lavoratori che i soldi delle loro tasse finiscano nelle tasche della Curia per poi essere costretti, come è successo nel nostro territorio, ad andare a tinteggiare le aule delle scuole pubbliche o a portare genere di prima necessità come colori, fogli e carta igienica?
Chi vuole mandare i figli alle scuole clericali se le paghi!
È ora di abolire qualsiasi forma di finanziamento pubblico alle scuole private, l’istruzione deve essere gratuita, pubblica e laica! Una scuola di tutti e per tutti!