Dalle sezioni del PCL
Salvini nemico di classe
"L'unica legittima difesa è quella partigiana, libera, resistente"
23 Aprile 2017
Il Partito Comunista dei Lavoratori - coordinamento Veneto partecipa alla manifestazione organizzata il 25 aprile contro la presenza di Salvini a Verona, città medaglia d'oro alla Resistenza.
Di seguito il testo del volantino che distribuiremo:
SALVINI NEMICO DI CLASSE
La crisi economica dell’Europa, i cui costi sono scaricati sulla classe lavoratrice dai padroni e dalle banche tramite i loro governi corrotti e in crisi di legittimità, alimenta il risorgere di vecchi e nuovi fascismi. In Italia strati sempre più ampi di piccola e media borghesia, alla ricerca di una soluzione al proprio impoverimento e declino per effetto della crisi capitalista, alimentano partiti e movimenti reazionari e fascisti (dalla Lega Nord a CasaPound, da Fratelli d'Italia a Forza Nuova). Ormai sono numerosi gli esempi: si ispirano apertamente al nazifascismo diversi partiti che hanno raggiunto un certo radicamento (Alba Dorata in Grecia, Jobbik in Ungheria, Svoboda in Ucraina). Altre forze, come il Front National in Francia e la Lega Nord, si rafforzano con il richiamo a parole d'ordine intrise di fascismo, nazionalismo, populismo e xenofobia. La Lega Nord di Salvini e Zaia, CasaPound e Forza Nuova organizzano ormai periodicamente manifestazioni apertamente razziste e xenofobe, a cui si affiancano sullo stesso terreno razzista esternazioni del Movimento 5 Stelle.
Riteniamo un affronto alla memoria dei Partigiani che a Verona, città medaglia d’oro alla Resistenza, il 25 Aprile la Lega di Salvini, convertitasi dal federalismo al nazionalismo (non più “Roma ladrona” ma “prima gli italiani") organizzi una squallida manifestazione securitaria e reazionaria, invocando il presunto “diritto alla legittima difesa”. È il tentativo di snaturare completamente le origini e il significato di questo giorno di lotta, la ciliegina sulla torta di 72 anni di revisionismo storico. Come PCL ci rivolgiamo a tutti i lavoratori, i giovani, gli antifascisti: l’unica legittima difesa è quella partigiana, è la lotta organizzata contro la crisi dei padroni, è la lotta per il superamento di questa infame società basata sul profitto di pochi. Il vero nemico non è l’immigrato o il piccolo delinquente, ma il capitalismo e i suoi servi, a partire da Salvini, nemico della classe operaia e del proletariato.
Lo stesso governo Gentiloni, populista e bonapartista, in continuità al governo Renzi, distruggendo diritti, tutele e salari dei lavoratori, operando tagli ai servizi sanitari, scolastici e sociali, alimentando precarietà e disoccupazione, favorendo la speculazione finanziaria e una torsione antidemocratica delle stesse istituzioni, se non adeguatamente combattuto e fermato dal movimento operaio con una mobilitazione generale prolungata adeguata allo scontro, rischia di favorire la crescita del fascismo anche nel nostro paese.
Tra il ‘43 e il ‘45, resistenza partigiana e sollevazione operaia nelle fabbriche posero concretamente la possibilità di una rivoluzione socialista in Italia. La “rossa primavera” delle canzoni partigiane esprimeva la volontà di farla finita non solo con la feroce occupazione nazista, ma con le classi dominanti che si erano servite del fascismo. La disgregazione del regime, il panico della borghesia italiana, i nuovi rapporti di forza nel Paese, misuravano le potenzialità di una svolta rivoluzionaria che liberasse anche l'Italia dal capitalismo. Il Partito Comunista dei Lavoratori, richiamandosi alla parte più avanzata della Resistenza antifascista, vuole tramandare alle nuove generazioni proletarie proprio i connotati di lotta di classe che essa conteneva e che furono traditi dalla direzione stalinista del PCI del tempo.
Per questo il PCL associa sempre l'antifascismo militante alla coerente e rigorosa lotta di classe contro banchieri, padronato e i loro governi di ogni colore, in funzione di quella svolta radicale e di massa dell'opposizione operaia e popolare che sola può cambiare le cose. Per far ciò non basta solo lo scontro diretto contro i fascisti, ma è necessario agitare una vera propaganda anticapitalista tra le masse popolari, allo scopo di non lasciare spazio al falso “anticapitalismo” di facciata delle organizzazioni neofasciste. Rifiutiamo l'antifascismo da parata istituzionale, inutile contro i pestaggi, le discriminazioni e i crimini dei vecchi e nuovi fascismi.
Il Partito Comunista dei Lavoratori fa appello all’ANPI, a tutte le forze della sinistra politica, sindacale, sociale e di movimento per la costruzione di un ampio fronte unico antifascista che contrasti qualsiasi agibilità politica dei fascisti e delle organizzazioni neofasciste sul nostro territorio.
ORA E SEMPRE, RESISTENZA! ANTIFASCISMO È ANTICAPITALISMO!