Interventi

Il presidente di Taiwan in Texas

9 Gennaio 2017
cruz tsai

Il senatore Ted Cruz e il governatore del Texas Greg Abbott, Domenica 8 gennaio, si sono incontrati a Houston con il presidente taiwanese Tsai Ing-wen. Questo incontro, dopo che Trump accettò la telefonata del presidente di Taiwan per complimentarsi con il neoeletto, è un’ulteriore provocazione verso la Cina.
Nel 1972 Nixon e Mao si accordarono per l’abbandono da parte degli USA della linea sulle “due Cine” e Washington riconobbe come unica Cina, la Repubblica popolare. Fu una mossa politica finalizzata a inasprire i rapporti tra Cina e URSS e isolare quest’ultima. La burocrazia cinese con la pseudo teoria del ‘socialimperialismo’ giustificava la sua subalternità all’imperialismo, così come la burocrazia sovietica ammantava dai tempi di Stalin la sua rinuncia alla rivoluzione mondiale con la pseudo teoria della “coesistenza pacifica”, ripresa poi da Kruscev e poi portata alle ultime conseguenza dal restauratore Gorbaciov.
Prima del suo viaggio, il governo cinese aveva esortato gli Stati Uniti a non permettere a Tsai di transitare attraverso gli Stati Uniti per evitare "l'invio di un segnale sbagliato a Taiwan”.
Il senatore Cruz ha dichiarato di voler aggiornare le natura delle relazioni tra USA-Taiwan e di aver discusso sulla vendita di armi e di altre relazioni economiche.
Taiwan è al quinto posto delle esportazioni texane e gli investimenti delle società di Taiwan in Texas ammontano a 10 miliardi di dollari.
I vertici controrivoluzionari e restauratori di Pechino fanno la voce grossa ma sono solo delle “tigri di carta”.
La burocrazia è la lebbra del proletariato internazionale: solo la demenza campista può considerare Pechino e Mosca un argine al mostro imperialista.

Gian Franco Camboni

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