Dalle sezioni del PCL
Via il boia Erdogan
Manifestazione a sostegno del popolo curdo e per la libertà dei parlamentare dell'HDP e di Abdullah Öcalan.
12 Novembre 2016
Il PCL partecipa alla manifestazione a sostegno del popolo Curdo, che si terrà sabato 12 novembre alle ore 11,30 a Venezia sotto la sede Regionale della RAI, campo S Geremia
Testo di convocazione della manifestazione.
La repressione del governo e del presidente turco Erdogan ha raggiunto un nuovo picco: Selahattin Demirtas e Figen Yüksekdag e altri 11 deputati del Partito Democratico dei Popoli (HDP) sono stati arrestati in tutta la Turchia.
Il 30 novembre, Gülten Kisanak e Firat Anli, co-sindaci della Municipalità di Diyarbakir, eletti democraticamente, sono stati arrestati e messi in carcere.
Dal tentativo di colpo di stato del 15 luglio 2015, l’AKP ha colto l’occasione per eliminare qualsiasi opposizione. Con la dichiarazione dello stato di emergenza, migliaia di dirigenti, consiglieri comunali e provinciali sono stati incarcerati con accuse prive di fondamento. Non c’è libertà di espressione e di stampa, libertà accademica, né un sistema giudiziario giusto e indipendente. Sono stati epurati migliaia di accademici, docenti, avvocati e giuristi.
Con i decreti del governo oltre 170 organi di informazione sono stati vietati. Più di 130 giornalisti sono in carcere, compresi autori e intellettuali di fama internazionale. Da luglio 2015, più di 80mila persone sono state poste in detenzione e in gran parte si trovano ancora in carcere.
La deriva fascista in atto in Turchia, l’annientamento dell’opposizione di sinistra, la guerra contro il popolo Curdo e le forze democratiche che combattono in Medioriente per costruire un’alternativa democratica ai nazionalismi etnico religiosi, alle barbarie dell’Isis, al gioco degli interessi geopolitici che li alimentano, è una minaccia gravissima. Porta all’aggravarsi dei conflitti con ripercussioni anche in Europa.
Chiediamo che il governo italiano interrompa le relazioni diplomatiche con Ankara e si faccia promotore presso la comunità europea di un’immediata richiesta al governo turco per la scarcerazione di tutte le persone illegittimamente recluse e il ripristino della democrazia e delle libertà individuali, quale condizione minima per il mantenimento dei rapporti commerciali.
Chiediamo altresì che venga ritirato l’accordo europeo con il governo turco sui migranti e sospesa la trattativa per l'ingresso nella UE.
Facciamo nostro l’appello delle Comunità Curde Democratiche in Europa per una giornata di mobilitazione il 12 novembre.
Altra Europa Laboratorio Venezia – Fiom regionale Veneto – Rifondazione comunista - Partito Comunista dei Lavoratori – Associazione Giuristi democratici “Giorgio Ambrosoli” di Padova – Fiom CGIL Venezia – ANPI prov.le Venezia
Testo del volantino del PCL
VIA IL BOIA ERDOGAN
PER L'AUTODETERMINAZIONE DEL POPOLO CURDO
PER UN GOVERNO DEI LAVORATORI!
Il regime di Erdogan ha recentemente compiuto un passo ulteriore nella propria deriva reazionaria. L'arresto in piena notte dei deputati curdi del HDP significa la decapitazione dell'unica vera opposizione parlamentare. La discussione apertasi sulla introduzione della pena di morte espone gli arrestati al rischio della vita. L'aperto sostegno parlamentare alle misure repressive del governo da parte dei partiti fascisti turchi dà il segno all'evoluzione in corso.
Il regime di Erdogan continua ed accelera il processo intrapreso dopo il fallito golpe militare del 15 luglio, in direzione di una concentrazione di poteri sempre più grande nelle mani insanguinate del presidente.
È il risvolto interno della politica neo-ottomana in Medio Oriente. Una politica mirata all'annientamento ad ogni costo di qualsiasi spazio di autodeterminazione curda, dentro un progetto di espansione dell'area di influenza turca in Siria e in Iraq. La partecipazione turca alla battaglia di Mosul è parte di questo disegno. Come lo è l'intesa con Putin.
L'evoluzione in corso mette a nudo una volta di più l'ipocrisia degli imperialismi “democratici” d'Occidente. Le parole formali di preoccupazione espresse dagli USA e dalle cancellerie europee per il "rischio" autoritario in Turchia dopo il 15 luglio, servono solo a coprire l'immutata alleanza col boia Erdogan. Vitale per gli interessi NATO. Vitale per le politiche odiose e prezzolate di respingimento dei migranti in fuga dalle guerre.
La verità è che le “democrazie” europee ed americane sacrificano ogni decenza alla cinica salvaguardia dei propri interessi imperialisti. Il governo italiano di Renzi e del ministro degli esteri Gentiloni è parte integrante di questa politica complice ed ipocrita.
Il PCL denuncia senza riserve il regime reazionario di Erdogan e la repressione in corso in Turchia. Dichiara il proprio sostegno alle iniziative di opposizione in corso nelle città turche contro la nuova stretta del regime, e la piena solidarietà con la lotta del DIP (Partito Operaio Rivoluzionario, sezione turca del CRQI), che è partecipe della mobilitazione in atto.
E' inoltre importante battersi in ogni Paese contro i governi imperialisti complici del regime di Erdogan.
Riteniamo, in particolare, che in Turchia come in tutta Europa (e, in definitiva, in tutto il mondo), l'unica reale alternativa alle derive reazionarie sia rappresentata dalla conquista del potere da parte della classe lavoratrice e dall'edificazione di un nuovo ordine sociale, fondato sul controllo dell'economia da parte dei lavoratori. In una parola, il socialismo.
Solo su queste basi sarà possibile garantire l'autodeterminazione del popolo curdo (come di tutti gli altri popoli oppressi), nell'ambito di una federazione socialista del Medio-Oriente.
Solo su queste basi si potrà metter fine all'imperialismo ed alle sue guerre.
Solo su queste basi potranno fondarsi una vera democrazia ed una vera libertà di espressione.
Solo su queste basi potrà fondarsi la fine della miseria e dello sfruttamento per tutta l'umanità.
• LIBERTÀ PER I PARLAMENTARI DELL’HDP!
• NESSUNA FIDUCIA NEGLI IMPERIALISMI!
• PER UN KURDISTAN UNITO, INDIPENDENTE E SOCIALISTA!
• PER UNA FEDERAZIONE SOCIALISTA DEL MEDIO ORIENTE!
Partito Comunista dei Lavoratori