Dalle sezioni del PCL
Ventimiglia è ovunque!
Diario dal confine di Ventimiglia
25 Agosto 2016
Alcuni solidali, dopo aver letto un documento firmato dal compagno Marco Ferrando in occasione della proiezione del film documentario "Europia" (il 21 luglio scorso a Ceriale (SV) durante una serata dedicata al tema dei migranti) hanno deciso di mantenere vivi i contatti con il PCL Savona per confrontarsi e portare avanti attività e progetti in modo il più possibile unitario.
Pubblichiamo un breve aggiornamento per fare il punto.
Oggi, mercoledì 24 agosto 2016, sono previste ulteriori deportazioni, con l'avvallo della magistratura.
Alle h. 12:45 da Torino Caselle, volo della compagnia aerea Egyptianair per Kartoum, sosta per rifornimento carburante a Il Cairo.
Quaranta sudanesi deportati, accompagnati da un'ottantina di poliziotti.
Persone rastrellate ieri a Ventimiglia, portate ad Imperia, passati uno ad uno da avvocati e giudice, il quale ha convalidato l'espulsione.
Lo Stato italiano si è così parato le spalle formulando "legalmente" una deportazione di massa in un paese dove ci sono guerra, dittatura e persecuzione.
Questo è illegale e assassino.
Ventimiglia è da mesi militarizzata. Oltre agli sgomberi, alle ordinanze comunali che vietano di dare da mangiare e da bere ai migranti, agli oltre cinquanta fogli di via appioppati negli ultimi mesi ai solidali imponendo il divieto di recarsi in ben sedici comuni da Imperia a Ventimiglia, entroterra compresa; gli avvisi orali; la pericolosità sociale; oltre al pesante pestaggio subito dagli stessi, identificazione forzata per chiunque provi ad avvicinarsi ai migranti per portare cibo o sostegno morale ed eventuali informazioni legali al di fuori del campo gestito da prefettura e Croce Rossa italiana, le deportazioni di massa continuano con cadenza bisettimanale.
Si raccontano perfino le voci, nella zona di confine, di episodi di scosse elettriche ai genitali per convincere i migranti a rilasciare le impronte dattiloscopiche.
C'è stato Scibilia, poliziotto di Genova che durante l'ultima occupazione spontanea dei balzi rossi da parte dei migranti li ha rastrellati, inermi, urlando «pezzi di merda, negri di merda, venite qua, siete a casa mia e fate quello che dico io». Il tizio risulterebbe esser stato condannato in passato per deposizioni false.
Ora la pratica della deportazione rientra nella legalità a tutti gli effetti.
Ricordiamo che le deportazioni vengono effettuate dai pullman della Riviera Trasporti e dall'ausilio di Poste Italiane che fornisce la propria linea di volo.
Nelle ore di attesa prima della partenza dei pullman e durante i viaggi, non viene presa minimamente in considerazione la possibilità che la persona trattenuta possa necessitare di farmaci salva vita o altri medicinali urgenti; durante i viaggi i convogli non effettuano soste, neppure per eventuali necessità fisiologiche urgenti: o si trattengono o se la fanno addosso.
Sembrerebbe vi siano testimonianze tra i migranti di trattamenti violenti, percosse e scosse elettriche, tanto al momento del trattenimento quanto all'arrivo nei centri.
Il vocabolario della lingua italiana definisce "deportazioni": «trasferimento forzato di persone».