Dalle sezioni del PCL

Sicurezza del Lavoro e sfruttamento ad oltranza

15 Ottobre 2007

I lavoratori della cartiere di Murialdo (sv) scioperano da 6 giorni per chiedere alla azienda la messa in sicurezza degli impianti il tratttamento biologico la regolarizzaione di un precario interinale

Oggi lunedi 15 Ottobre a Murialdo piccolo paese della provincia di Savona i lavoratori della cartiera (49 addetti) sono in sciopero da 6 giorni consecutivi.
Cinque lavoratori, tra i quali un rappresentante sindacale della CGIL sindacato minoritario in cartiera, hanno deciso una squallida azione di crumiraggio, e diciamo squallida in quanto i motivi che hanno indotto i lavoratori a mettere in atto lo sciopero ad oltranza, non sono rivendicativi per trattamenti salariali, ma hanno come obiettivo fondamentale la sicurezza.
I tre punti fondamentali delle richieste dei lavoratori sono:
la messa in sicurezza degli impianti, infatti il processo di lavorazione della carta di riciclo nello stabilimento provocando moltissimo vapore acqueo, mette a rischio gli impianti elettrici oltre a saturare gli ambienti di lavoro con una altissima umidità e addirittura lo sgocciolamento continuo sui macchinari e sui quadri elettrici.
La riduzione della velocità di avanzamento dei rotoli
Il trattamento biologico delle acque usate dalla cartiera
In aggiunta i lavoratori chiedono la regolarizzazione della posizione di un lavoratore, oggi in posizione di precario.
La direzione dell’azienda ha eretto un muro a fronte alle richieste dei lavoratori, da qui la decisione di scioperare ad oltranza fino a che non si raggiunga un accordo che tuteli la fabbrica ma che garantisca anche la prosecuzione della attività, attività che i lavoratori temono non sicura per il futuro.
Essi hanno chiesto alla amministrazione comunale di intervenire presso la proprietà e sapremo nei prossimi giorni cosa ha sortito l’incontro con i rappresentanti della proprietà di domenica mattina.
Ci viene da pensare a una mancanza di interventi sulla sicurezza in cartiera., propedeutici ad una dismissione della attività, e noi avanziamo molti più dubbi di quelli che temono i lavoratori stessi: su una strategia della quale ,purtroppo, abbiamo già visto in provincia di Savona i risultati:: dislocazioni in altre zone del mondo di azienda industriali, la chiusura per la mancanza di investimenti nella ricerca o la manutenzione degli impianti, o per prodotti ormai troppo maturi per il mercato: Acna, Agrimont , Comilog, Ferrania, ecc. sono purtroppo esempi eclatanti.
Crediamo che il muro contro muro eretto dalla azienda nei confronti delle richieste dei lavoratori sui temi della sicurezza sia un pretesto forse motivato da una strategia di abbandono, ma in prima istanza, temiamo, che come al solito queste aziende mai rinnovate da anni si reggano in piedi oggi sullo sfruttamento del lavoro, al massimo grado ,e noi riteniamo che i lavoratori della cartiera di Murialdo bene fanno a mantenere la fermezza delle richiesta. Ancora in giornata dovrebbero ottenere un incontro con la proprietà alla quale dovrebbero essere presenti Angelo Pedrini rappresentante nazionale della CUB e Maurizio Loschi della direzione provinciale della CUB medesima, sindacato di riferimento dei lavoratori della Cartiera.
Noi siamo andati davanti ai cancelli della Cartiera e abbiamo espresso la nostra solidarietà ai lavoratori per la loro azione: Ci conforta vedere che esistono oggi qui come in altre aziende lavoratori, che nonostante il dilagare della interessata opinione dei media, sulla inesistenza e la scarsa capacità di lotta della classe operaia, la risposta di questi lavoratori va nella direzione opposta.
Esiste ancora la capacità di lottare esiste ancora la fondamentale richiesta del riconoscimento della dignità dei lavoratori e su questi prodromi di resistenza al padronato noi vogliamo costruire il Partito Comunista dei lavoratori per opporci a tutti i tentativi che si stanno mettendo in atto da destra e da un certa pseudo sinistra per smantellare, dividendola ,la classe operaia.

Giorgio Magni
Giorgio Cavallero
Sezione provinciale Bruno Luppi del PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI.

Giorgio Magni, Giorgio Cavallero

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FONTE

  • gim.29@inwind.it