Interventi

Martinez e i NuitDebout sono avvisati

3 Giugno 2016

I vertici del sindacato CGT in Francia mostrano già i primi segni di cedimento. La natura della burocrazia sindacale non cambia da nazione a nazione. Il proletariato francese ed europeo si prepari a continuare la lotta contro la legge El Khomri e a fronteggiare la vendetta della borghesia francese ed UE nel caso la legge dovesse essere ritirata.

martinez





La CGT è in procinto di cambiare strategia nella sua lotta frontale contro la legge El Khomri? La questione si pone dopo le dichiarazioni del suo segretario geenrale, Philippe Martinez, durante un dibattito su RTL, la mattina di lunedì 30 maggio, con Laurent Berger, il numero uno della CFDT [La Confédération française démocratique du travail, sindacato francese, ndr]. Alla domanda se il ritiro fosse sempre un 'prerequisito' per l'apertura del dialogo con il governo, il signor Martinez ha risposto: 'non ci sono prerequisiti. Aspettiamo da tre mesi di poter parlare'. Ha aggiunto che 'una soluzione accettabile è cercata'.




(LE MONDE (01.06.2016) - Loi travail: un compromis est-il possible entre la CGT et le gouvernement?)








La lotta avanti e si estende nonostante il sabotaggio del signor Martinez. Scioperano i ferrovieri della SNCF, da martedì, i lavoratori del metrò di Parigi sono in sciopero da giovedì, i netturbini da martedì, la prossima gli aerei della Air France rimangono a terra. Nonostante la polizia antisommossa quattro raffinerie della Total sono in sciopero. Gli scioperanti sono come i pesci nell’acqua, perché è crescente l’opposizione contro il governo. L’estrema destra, il razzismo lo si combatte rovesciando i governi della socialdemocrazia. In Francia lavoratori di origine araba si battono insieme ai discendenti dei sanculotti e dei comunardi. La canea reazionaria dell’imperialismo democratico in Francia ha fallito. Ma ci provano ancora. Le Point, settimanale francese del finanziere francese François Pinault, nell’editoriale di mercoledì 1 giugno(«Ne cédons pas à la CGT, saperlotte!»), la ‘pericolosità’ della CGT era comparata a quella dell’ISIS (« La France est soumise aujourd’hui à deux menaces qui, pour être différentes, n’en mettent pas moins en péril son intégrité : Daech et la CGT »). Sugli individui appartenenti al ceto medio intellettuale della pseudosinistra darà dei risultati. L’ISIS viene combattuto dall’imperialismo francese con le armi, Martinez e tutti i NuitDebout sono avvisati.




Tutti i marxisti da marzo, da quando è iniziato il movimento degli scioperi, hanno messo in guardia sulla CGT. La natura della burocrazia non cambia da nazione a nazione. Ciò che la contraddistingue, da una nazione all'altra, è il grado di corruzione. Il proletariato nello stato francese deve organizzarsi con comitati di lotta, coordinati centralmente; deve difendersi con la Guardia operaia, e i rivoluzionari devono spiegare alle grandi masse che:




1)il ritiro della legge El Khomri aprirà una crisi politica di tutta l’UE;
2)l’oligarchia finanziaria francese ed europea si riorganizzerà per vendicarsi dell’eventuale ritiro.





Gian Franco Camboni - PCL Sassari

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