Dalle sezioni del PCL

I REFERENDUM BULGARI

Le assemblee sull’accordo del 23 luglio, simili a commemorazioni staliniane I sostenitori del NO vengono purgati.

8 Ottobre 2007

Continuare la battaglia per il NO anche a votazioni concluse, e spiegare il raggiro opera dei sindacati a danno dei lavoratori

Anche nella provincia di Brindisi i sindacati sostengono i referendum sull’accordo del 23 luglio in modo del tutto scorretto, avviene che si riorganizzino dibattiti e metodi di votazione centinaia di volte, cambiando di continuo e solo qualche istante prima dalle votazioni le disposizioni.
Le stesse urne, vengono adibite prima soltanto per categoria, poi confederalmente, poi solo per lavoratori e disgiuntamente per pensionati, poi tutti insieme ed infine uniche urne unitarie
CGIL CISL UIL.
E questo è solo l’inizio,poiché la campagna bulgara condotta dai sostenitori per il SI, i quali esercitando il ruolo della maggioranza conducono assemblee che al posto di spiegare l’accordo a lavoratori, precari e disoccupati, lo sponsorizzano amabilmente, se ne riscontrano dunque assemblee prive di dibattito dove gli iscritti al momento del voto, dopo estenuanti ore di relazione ed autoreferenzialità, votano palesemente e non segretamente per il SI senza neppure capire per cosa stiano votando, per non parlare delle leghe dei pensionati che dopo aver pateticamente convinto gli iscritti che l’accordo del 23 luglio non sia nient’altro che l’aumento delle pensioni minime, al ridicolo grido del:
SIETE D’ACCORDO ALLA RIVALUTAZIONE DELL PENSIONI?,
(in stile Wanna Marchi),ingenuamente gli iscritti rispondono e a seguito votano SI.
Inoltre nessuno spazio viene programmato nelle assemblee per i sostenitori del NO,anzi laddove qualcuno cerchi di relazionare i motivi del NO viene censurato.
Questi referendum cosi impostati dal sindacato segnano una profonda crisi di rappresentanza, se soltanto ai lavoratori nelle assemblee venisse spiegato l’intero accordo, il NO vincerebbe di gran lunga.
E’ necessario dunque che anche a votazioni concluse, anche se il SI vincerà, i comitati per il NO spieghino il raggiro che lavoratori, pensionati e in particolar modo giovani, disoccupati e precari, hanno subito a proprio danno.

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mcPCL coord.prov.Brindisi

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FONTE

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