Dalle sezioni del PCL

Lo scontro tra i partiti della borghesia per la conquista di Triggiano (BA)

6 Maggio 2016

Alle prossime elezioni amministrative di Triggiano il confronto verterà tra due principali schieramenti di forze politiche, espressioni del sistema borghese che domina la città da oltre vent'anni.

Il primo è uno schieramento di “centro-sinistra” che sostiene il candidato a sindaco Schiraldi, di provenienza PD. Abbiamo volutamente posto il virgolettato al termine “centro-sinistra”, essendo naturalmente una boutade definire di centro-sinistra la natura politica dell'attuale corso renziano del PD, distintosi sia per le operazioni di macelleria sociale nei confronti dei lavoratori (dal jobs act all'abolizione dell'articolo 18) che per la distruzione del sistema della pubblica istruzione e del sistema sanitario pubblico e, infine, per l'aggressione alla carta costituzionale.
Il secondo schieramento, che diremo di “destra-centro-sinistra”, sostiene il candidato a sindaco Donatelli, assessore fuoriuscito a gennaio dall'attuale governo di centro-sinistra. Il coacervo di forze che ruota attorno a Donatelli raggruppa esponenti politici che, nel loro passato, hanno spaziato lungo tutto l'arco istituzionale, dall'estrema destra di MSI-AN sino alla sinistra di SEL. Tale candidatura è peraltro sostenuta, oltre che da una nutrita schiera di imprenditori locali, da imponenti pezzi di quell'apparato clericale che ha un'influenza non irrilevante sulle “pie coscienze” di quella borghesia cattolica che tanto conta nella città di Triggiano e che gestisce un composito sistema di cooperative sociali ben finanziate dalle amministrazioni borghesi di Triggiano.

Al di là delle promesse e dei proclami rituali tipici della campagna elettorale, si deduce quindi l'assoluta continuità politica della futura amministrazione con le politiche dell'amministrazione uscente di “centro-sinistra” a guida De Nicolò. Ed in fondo, il dramma per la città di Triggiano è tutto in questa osservazione. Difatti, sia che a prendere il potere dovesse essere la formazione di “centro-sinistra” , sia che il potere passi nelle mani della composita formazione di “destra-centro-sinistra”, saranno sempre e soltanto uomini politici al servizio della borghesia e del clero ad amministrare la città.
I leader dei due schieramenti hanno di fatto sostanzialmente appoggiato (chi sino alla fine, chi sino a qualche mese prima della fine del mandato) l'amministrazione di centro-sinistra uscente. Un'amministrazione di centro sinistra impalpabile e prona agli interessi del sistema imprenditoriale e clericale locale, totalmente incapace di aggredire il degrado delle periferie e le discariche a cielo aperto che si ritrovano in diverse parti della città. Un'amministrazione incapace persino di opporsi alla scellerata scelta, da parte dell'amministrazione regionale a guida Emiliano, di chiudere uno dei pochi vanti della città: l'ospedale pubblico Fallacara. Un'amministrazione che, senza nemmeno consultare i cittadini, ha di recente appaltato, al sistema privato di impresa che gestisce la nettezza urbana, l'apertura di un centro di raccolta rifiuti in pieno centro, a ridosso dei due principali istituti scolastici, in totale dispregio delle condizioni di salute dei cittadini.
E dunque, la continuità delle future politiche borghesi con quelle attuali è il presagio dell'ennesimo dramma che incombe sulle classi subalterne di questa piccola cittadina dell'Italia meridionale, dove l'antica miseria e la disoccupazione di massa determinata dalla mancata industrializzazione, assieme alle condizioni di lavoro feudali nelle campagne non dismesse del circondario, già disegnavano a tinte fosche il cielo del proletariato.
E proprio perché le coscienze dei lavoratori sembrano ormai assopite e il dramma incombente considerato quasi come l'ineluttabile volontà del fato, la presenza alle elezioni del Partito Comunista dei Lavoratori assume una particolare valenza. Siamo l'unica formazione politica di estrema sinistra che non si è mai compromessa né con le amministrazioni di centro-sinistra, né con quelle di centro-destra. Siamo l'unica forza politica che non ha e non può avere alcuna vergogna a presentarsi con il proprio simbolo alle elezioni politiche, proprio perché, a differenza delle sinistre socialdemocratiche alla SEL, che oggi, a Triggiano, si alleano persino con elementi della destra nostalgica o appoggiano il PD renziano, non abbiamo mai tradito il nostro elettorato di riferimento, ossia i lavoratori, i precari, i disoccupati, i diseredati.


SUL TRISTE DESTINO DEL FALLACARA

La recente decisione della giunta regionale di centro-sinistra a guida Emiliano di chiudere l'ospedale pubblico Fallacara non è casuale. E', al contrario, il prosieguo dell'operazione di accanimento terapeutico ai danni delle classi subalterne, portata avanti dalla giunta regionale, a guida Vendola, in ossequio agli accordi con il capitalismo italiano ed europeo. E' solo la puntata finale di una storia di “centro-sinistra” che ha realizzato, sino ad oggi, la chiusura di 22 ospedali pubblici in Puglia, l'aumento delle spese sanitarie e il trasferimento di risorse dagli ospedali pubblici verso quelli privati, in primis quelli gestiti dal potente apparato clericale, come nel caso del Miulli.
Come Partito Comunista dei Lavoratori riteniamo indegno che la salute dei lavoratori sia stata trasformata in una variabile dipendente dai profitti dei baroni della sanità pugliese e del sistema imprenditoriale che si arricchisce sulla pelle dei lavoratori. Al contrario dei traditori del movimento operaio, noi pensiamo che l'ospedale Fallacara non solo non debba essere chiuso ma vada progressivamente ampliato. Allo stesso tempo riteniamo che il sistema dirigenziale che sovrintende il sistema sanitario nazionale e locale vada azzerato, con la cacciata di dirigenti e manager super-pagati e scelti dai loro referenti politici per aumentare a dismisura l'orario di lavoro del personale medico e paramedico che lavora nelle strutture pubbliche, ponendo conseguentemente a repentaglio la salute dei malati. Pensiamo che i dirigenti dell'ospedale debbano essere i rappresentanti dei lavoratori del sistema sanitario e che quindi vadano eletti dagli stessi lavoratori e con salari eguali ad essi. Ci battiamo per la democrazia sui luoghi di lavoro e quindi riteniamo che le cariche dirigenziali possano e debbano essere revocate in ogni momento dalle assemblee dei lavoratori, ogni qual volta i dirigenti non rispettino il mandato dei lavoratori.


SUL CENTRO DI RACCOLTA DEI RIFIUTI A RIDOSSO DELLE SCUOLE CITTADINE

La futura amministrazione comunale di Triggiano dovrà affrontare la patata bollente derivante dal recente malcontento cittadino, connesso con la decisione della giunta comunale in carica di appaltare, all'impresa privata che si occupa della raccolta dell'immondizia, la gestione di un centro di raccolta rifiuti in pieno centro, a ridosso delle due principali scuole della città. In un'assemblea infuocata tenutasi nell'ITC di Triggiano, guidata dal comitato “AMBIENTE E' SALUTE”, diversi cittadini hanno impugnato il contenuto dell'appalto, affermando che la delibera consentirebbe, all'impresa privata, di depositare, nel centro rifiuti, materiali altamente nocivi per la salute dei cittadini. Premettiamo di non conoscere esattamente il contenuto della delibera comunale che appalta la gestione del centro rifiuti all'impresa, semplicemente perché è lo stesso assessore all'ambiente del comune di Triggiano che, interrogato dal comitato sul tipo di materiali che la discarica potrà “ospitare”, ha candidamente confessato di non sapere quali materiali potranno essere collocati in discarica, scatenando da un lato l'ilarità dei cittadini più disillusi e dall'altro la ferocia delle mamme degli studenti dell'ITC.
Tale vicenda rivela tutti i limiti della gestione dei servizi di pubblica utilità mediante il sistema privato di impresa. E' questo uno dei perni fondanti di tutte le politiche borghesi: per consentire al sistema imprenditoriale di fare profitti, si prendono decisioni che potrebbero condurre a disastri ambientali o a danni per la salute dei cittadini. Per questa ragione ci batteremo, in tutte le sedi possibili, perché il sistema di gestione della nettezza urbana venga municipalizzato, senza indennizzo per gli attuali proprietari e posto sotto il controllo dei lavoratori e dei cittadini di Triggiano.


UN APPELLO AI CITTADINI: PER UN GOVERNO DEI LAVORATORI

Rivolgiamo un appello ai lavoratori, ai precari, ai disoccupati, ai pensionati, agli studenti di Triggiano: aiutateci a costruire, a partire dalle prossime elezioni comunali, una forza politica di opposizione alle politiche della borghesia e del clero che controllano la città. Il capitalismo è un sistema sociale fallito, che non può far altro che produrre precarizzazione e sfruttamento del lavoro, disastri ambientali, miseria e morte. Non vi è alternativa diversa dal socialismo a questa macchina infernale di sfruttamento degli esseri umani che si chiama capitalismo. O RIVOLUZIONE O BARBARIE!

Partito Comunista dei Lavoratori - Sezione di Bari "Rosa Luxemburg"

CONDIVIDI

FONTE