Dalle sezioni del PCL

Incidenti sul lavoro, ovvero i crimini del capitalismo

27 Aprile 2016

Volantino sulle morti sul lavoro e le responsabilità dei governi di centro destra e centro sinistra, distribuito in occasione del concerto a siracusa organizzato dal "movimento aretuseo contro le morti bianche "

In Italia non trascorrono settimane senza che si verificano incidenti mortali e infortuni sul lavoro, molti dei quali prodotti dai tempi e dai ritmi di uno sfruttamento sempre più selvaggio e precario: più di dieci vittime alla settimana nel primo trimestre del 2016. Sono 130, infatti i decessi tra gennaio e marzo. la Sicilia non è immune da questa tragica realtà e a Siracusa in particolare lo scorso settembre sono morti 3 operai della zona industriale di Priolo: Pizzolo anni 33, Assente anni 33 e Guerci anni 61.
Dopo questi terribili fatti i giornali locali e confindustria hanno addossato la responsabilità di queste morti al fatto che gli operai non avrebbero eseguito le normali procedure di sicurezza e quindi negando che alla base di questi veri e propri omicidi bianchi ci siano responsabilità a livello istituzionale .
Noi militanti del partito comunista dei lavoratori pensiamo al contrario che le responsabilità sono prima di tutto politiche in quanto i governi che si sono succeduti da 30 anni a questa parte, siano essi di centro destra (Berlusconi con la lega ha approvato la legge Biagi) che di centro sinistra (dai governi Prodi D'Alema fino a Renzi con il Jobs Act) hanno distrutto le conquiste sociali che il movimento operaio aveva conquistato negli anni 70 con dure lotte popolari.
Precarizzazione del mercato del lavoro, aumento dei ritmi di lavoro nelle fabbriche, cancellazione dell'articolo 18, ricatto dei padroni di trasferire la produzione all'estero: non sono altro che delle scelte politiche consapevolmente prese dai governi borghesi che in parlamento fanno finta di litigare ma in fondo sono tutti d accordo quando si tratta di fare pagare il prezzo della crisi economica alle fasce sociali più deboli (l'esempio del referendum a Pomigliano è lampante in quanto sia il centro destra che il centro sinistra erano d'accordo con Marchionne e con il suo infame ricatto di delocalizzare la produzione della FIAT all'estero così come poi fece a Mirafiori e a Termini Imerese, lo stesso si può dire della legge Fornero dove il PD e il PDL votarono la riforma delle pensioni voluta dal governo Monti).
Per onorare sinceramente la memoria degli operai morti a Priolo non bastano i concerti o le commemorazioni: bisogna prendere coscienza che solo con la lotta di classe si possono invertire i rapporti di forza e porre fine a queste tragedie sul lavoro.
Il responsabile vero ha un nome e si chiama "massimizzazione del profitto" ,ovvero capitalismo, a tutti i costi e se muore un operaio pazienza , magari da sostituire con un migrante anch'esso da sfruttare e dissanguare dopo che attraverso le guerre imperialiste si è distrutta l'economia di quel paese.

ABBANDONA LE ILLUSIONI RIFORMISTE!
UNISCITI ALLA LOTTA!
MILITA NEL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI!

Partito Comunista dei Lavoratori - Sezione di Siracusa

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