Interventi

Contro la redazione sanfedista di Libero, con l’Ucraina antifascista. Internazionalismo proletario!

27 Marzo 2016

La redazione di Libero è composta da individui reazionari che disprezzano le masse quando queste sono mansuete, si terrorizzano quando le masse entrano in movimento contro gli oppressori. Perciò la loro attività consiste nello stravolgimento della realtà quando le masse insorgono. Così hanno fatto per l’insurrezione del Donbass. Tutte le rivoluzioni nascono confuse e i tipi come quelli della redazione di Libero hanno lavorato per far passare l’insurrezione del Donbass come una manovra di Putin. Noi abbiamo sempre denunciato le trame di Putin nel Donbass e le abbiamo denunciate per contribuire a liberare il proletariato del Donbass dagli avventurieri, prodotti della dissoluzione della burocrazia locale, manovrati da Putin. Quegli stessi avventurieri a cui l’assassinio di Aleksey Mozgovoy, comandante della Brigata Phantom, è stata utile per impedire il collegamento dell’insurrezione del Donbass con il movimento di lotta contro il governo banderista di Kiev, nell’Ucraina centrale e occidentale. Le mobilitazioni popolari in difesa dei disertori dimostrano quanto poco consenso hanno i banderisti e i loro mandanti della NATO. Le bande omicide dei nazisti ucraini sono uno strumento della Nato perché non possono contare sulla fedeltà degli strati bassi dell’apparato repressivo.
Per combattere le bande naziste di stupratori e assassini, in difesa del diritto alla separazione, -presente nella Dichiarazione dei diritti dei popoli di Russia, scritto da Lenin-, sono accorsi dei giovani antifascisti. La brigata Phantom, di cui Aleksey Mozgovoy fu il comandante, è il centro internazionalista nel Donbass insorto.
Chi è andato a combattere il governo banderista, amico di Renzi e di Juncker, prosegue la tradizione internazionalista iniziata nella rivoluzione dei Paesi Bassi, quando i protestanti d’Europa accorsero contro gli Asburgo di Spagna nemici di Giordano Bruno, come lo era la gerarchia vaticana. I guex de mer, i pezzenti del mare, perché facevano la guerriglia in mare - grandi pirati. L’internazionalismo nella rivoluzione e nella guerra civile americana contro gli schiavisti. L’internazionalismo nella Rivoluzione francese. L’internazionalismo della Comune di Parigi e nella Rivoluzione d’ottobre. L’internazionalismo dei giovani operai sovietici, pronti a partire i Germania se l’insurrezione fosse scattata nell’Ottobre del 1923. L’internazionalismo nella Spagna rivoluzionaria. La redazione di Libero attacca gli internazionalisti italiani di terrorismo (1) e difende gli stragisti del 2 di maggio 2014 a Odessa. Contro gli stragisti di Odessa sono andati a combattere quei giovani valorosi ,accusati di terrorismo dalla redazione di Libero, giornale di Berlusconi.
Gli insorti del Donbass difendono la loro terra e la loro industria dalla rapina imperialista prevista nei protocolli d’intesa tra UE e governo banderista. Siamo ancora lontani dalla costruzione di un fronte unico di tutto il proletariato del Donbass e dell’Ucraina per cacciare via la Nato e gli agenti corruttori di Putin.
La redazione di Libero ha una concezione sbirresca della storia e dei compiti del giornalista. Per difendere gli interessi del proprio padrone e dell’ Putin - anche a quest’ultimo è stata utile la morte di Aleksey Mozgovoy-, la redazione di Libero si dà da fare per mandare in galera i giovani internazionalisti che sono andati a combattere il fascismo in Ucraina.
Per quanto ci riguarda li difenderemo sempre. Viva il Donbass insorto, viva l’Ucraina antifascista. Internazionalismo proletario!




1) “terroristi italiani addestrati in Ucraina” , Libero 27 marzo 2016

Partito Comunista dei Lavoratori - Sezione di Sassari

CONDIVIDI

FONTE