Dalle sezioni del PCL
Presidio allo spazio Roberto Scialabba: da qui non ce ne andiamo!
10 Marzo 2016
Presidio antisgombero a Via Calpurnio Fiamma 136 (sede della sezione di Roma del PCL). Decine di militanti e abitanti hanno messo in chiaro che lo Scialabba (Roberto Scialabba, militante di Lotta Continua, ucciso a 24 anni la sera del 28 febbraio 1978 a Roma, in piazza Don Bosco, da un gruppo di fascisti - la sede è stata dedicata a questo compagno ucciso a poche centinaia di metri dalla stessa) non è certo un problema di degrado - il degrado lo garantisce l'INPS tenendo sfitti decine di locali per decenni - né di ordine pubblico, ma politico: ci vogliono cacciare perché siamo evidentemente scomodi per chi fa profitti sui quartieri popolari.
Lo Scialabba non si sgombera!
Oggi, 10 marzo, i militanti e gli attivisti che quattro anni fa hanno occupato lo spazio Roberto Scialabba hanno presidiato la sede dello spazio a partire dalle sei del mattino, in concomitanza con la minaccia di sgombero partita mesi fa dall'ente INPS, che lo avrebbe in gestione. Già: lo avrebbe. Il condizionale è d'obbligo, dato che il locale in questione è stato abbandonato (come quasi tutti gli altri locali dell'INPS e di altri enti nella zona) al degrado e all'abbandono per più di venti anni. In quattro anni i compagni e le compagne del PCL e di altre organizzazioni e aree politiche, hanno trasformato un rudere in una sede politica che ha ospitato assemblee di lavoratori, studenti, disoccupati, e iniziative aggregative di ogni genere; lo hanno ristrutturato e si sono presi carico di sottrarlo alla misera condizione in cui versava.
In queste settimane di mobilitazione in difesa dello spazio molti compagni e abitanti hanno espresso concretamente e con le parole la propria solidarietà, solidarietà che non è mancata nemmeno stamattina: decine di militanti e abitanti giovani e meno giovani hanno partecipato al picchetto, incuranti delle minacce e delle intimidazioni di enti e istituzioni che, grazie al clima politico pesante e alla gestione aggressiva del commissario Tronca, hanno iniziato una campagna di sgomberi e sfratti senza precedenti per una città in cronica emergenza abitativa.
Oggi, nonostante la presenza della DIGOS, non c'è stato lo sgombero. La battaglia non finisce, continueremo il nostro lavoro politico per collegare le vertenze e costruire un fronte delle lotte dei lavoratori e delle occupazioni, perché l'attacco che tutti stiamo subendo è l'attacco dei padroni contro i poveri ed i proletari. Non abbiamo intenzione di osservare inerti mentre la borghesia, le aziende immobiliari e i costruttori si mangiano i quartieri e sprofondano larghi strati di società nella miseria.
NESSUNO SGOMBERO O SFRATTO DEVE ESSERE ACCETTATO SENZA COMBATTERE!
FRONTE UNICO DI LOTTA CONTRO IL MASSACRO SOCIALE E LA REPRESSIONE!
LO SPAZIO SCIALABBA NON SI SGOMBERA!