Rassegna stampa

Scissionisti del Prc "Via dalla maggioranza"

Da l'Unità - Emilia-Romagna del 9 settembre

19 Settembre 2007

Lo "sceriffo" Sergio Cofferati è un "Ceausescu Liberista",
assimilabile al "bandito Giuliano", la definizione che una caustica
prima pagina del Manifesto ha dato del ministro Amato e della sua
crociata contro la microcriminalità. Ma anche l'Altra Sinistra - cioè
Verdi, Rifondazione e Cantiere - è "complice" dell'amministrazione, in
quanto "sembra sempre pronta allo sconquasso, ma poi vota i principali
provvedimenti della giunta". Ne hanno davvero per tutti, Marco
Ferrando, portavoce nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori, e
Michele Terra, responsabile bolognese. La costola del Prc che si è
staccata un anno e mezzo fa e che, in gennaio, con il primo congresso,
diventerà a tutti gli effetti un partito, ha convocato ieri i
giornalisti per presentarsi come forza alternativa (alle ultime
elezioni hanno preso circa l'1%). "Il sindaco dice che certa sinistra
è benaltrista? Lui è così - sostiene Terra -, colpisce i più deboli,
come i lavavetri, e poi aumenta l'Irpef". L'altra Sinistra, del resto,
"deve decidersi, a livello nazionale come locale. Io sfido i compagni
del Prc e dei Verdi a costituire nei luoghi di lavoro comitati per il
"no" alla riforma delle pensioni e sul precariato - incalza Ferrando
-. Un contributo vero contro la burocrazia della Cgil".
Più sfumata la posizione del Pcl sul Vaffanculo-day di Beppe Grillo:
"Non c'è una adesione politica vera e propria - precisa Ferrando -.
Non condividiamo lo sciopero fiscale, né firmeremo la proposta di
legge d'iniziativa popolare. Ma, quello di Grillo, è un popolo con cui
vogliamo dialogare"

a.bo.

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FONTE

  • pcl.bologna@virgilio.it