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Nazionalizzare l'ILVA sotto controllo operaio, a tutela del lavoro e della salute
8 Febbraio 2016
Volantino che verrà distribuito dal PCL allo sciopero del 10 febbraio all'ILVA di Taranto.
Il progetto governativo di vendita dell'Ilva a compratori privati non garantisce né il posto di lavoro né le condizioni di salute dei lavoratori. Al contrario. Tutti i virtuali compratori hanno già fatto sapere che non intendono accollarsi né gli attuali livelli occupazionali, né i costi di risanamento ambientale. Un bando governativo che impegna la vendita dell'azienda entro il 30 giugno 2016 mette i compratori nelle migliori condizioni contrattuali. Non a caso nella fabbrica già circolano voci che parlano di 5000 esuberi tra gli operai. Voci che intendono seminare paura e divisione tra i lavoratori, al solo scopo di favorire la prospettiva del governo. Questa prospettiva è inaccettabile. Gli operai, il loro lavoro, la loro salute, non possono essere merci di scambio sull'altare del profitto. Nessun posto deve andare perduto.
OCCORRE OPPORRE AL PROGETTO DI SVENDITA DELL'ILVA
LA FORZA COMPATTA DELLA CLASSE OPERAIA
In primo luogo, è necessaria una mobilitazione unitaria e determinata degli operai e dei loro sindacati. La lotta radicale dei lavoratori Ilva di Genova ha indicato la via da percorrere anche ai lavoratori di Taranto e degli altri stabilimenti Ilva. Solo l'unità di lotta dei lavoratori e di tutti i sindacati che vogliano realmente difenderli può sbarrare la strada a questa prospettiva di svendita. Ogni logica di rassegnazione, di paura, di divisione tra i lavoratori, prepara solo disastri.
In secondo luogo, la lotta contro il progetto del governo deve indicare una soluzione alternativa. Se nessun compratore privato, italiano o estero, intende salvaguardare posti di lavoro e salute- come i fatti dimostrano- allora è lo Stato che deve essere chiamato a garantire entrambi. La nazionalizzazione dell'Ilva, senza indennizzo per i grandi azionisti e sotto il controllo dei lavoratori, è l'unica soluzione in grado di conciliare difesa del lavoro e difesa della salute, nell'interesse dei lavoratori, delle famiglie, della città.
IL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI E' L'UNICO PARTITO AL FIANCO DEGLI OPERAI, A TARANTO COME A GENOVA
Per impedire la svendita dell'Ilva occorre:
_Unire l'azione degli operai in una mobilitazione vera contro il progetto del governo, per la difesa degli attuali livelli occupazionali e dei necessari interventi di riqualificazione ambientale.
_Seguire l'esempio dei lavoratori Ilva di Genova, preparando le condizioni per forme analoghe di lotta radicale negli stabilimenti di Taranto.
_Contrapporre al progetto governativo la rivendicazione della vera nazionalizzazione dell'azienda, quale unica soluzione di garanzia per i lavoratori e l'ambiente