Dalle sezioni del PCL

Non è che l'inizio. La lotta continua!

29 Gennaio 2016

La lotta esemplare dei dipendenti ENI di Gela, scandita da blocchi stradali e presidi, coinvolge da più di una settimana tutti i settori sociali poveri di Gela, dai disoccupati ai pensionati indigenti, agli studenti ed artigiani e piccoli commercianti

Il Partito Comunista dei Lavoratori sostiene attivamente la mobilitazione popolare a Gela da parte degli operai della raffineria e delle loro famiglie contro il rischio di chiusura definitiva dell'insediamento ENI senza un vero piano di riconversione industriale. Questa lotta esemplare, scandita da blocchi stradali e presidi, coinvolge da più di una settimana tutti i settori sociali poveri di Gela, dai disoccupati ai pensionati indigenti, agli studenti ed artigiani e piccoli commercianti proletarizzati dalla crisi economica capitalistica.
Gela non rappresenta un caso isolato. A Priolo infatti si presenta un problema analogo: l'industria chimica Versalis, di proprietà ENI, sta per dismettere i suoi impianti per una multinazionale americana, SK Capital, mettendo a rischio licenziamento centinaia di operai.
I sindacati non possono continuare sulla strada di isolate vertenze difensive di retroguardia: nessuna battaglia potrà essere vinta se non con l'ampliamento della resistenza e con la saldatura di tutte le lotte, di tutti i settori, che vedono centinaia di migliaia di lavoratori sulla strada in tutta Italia: da Gela a Priolo a Genova.

Rilanciamo la nostra proposta di fronte unico di lotta tra tutte le organizzazioni politiche e di movimento che vogliono difendere i lavoratori ed il lavoro:

- COORDINAMENTO NAZIONALE DEI LAVORATORI DI TUTTE LE AZIENDE IN LOTTA A DIFESA DEL LAVORO

- CASSA NAZIONALE UNITARIA DI RESISTENZA A DIFESA DELLE LOTTE

- OCCUPAZIONE OPERAIA DI TUTTE LE AZIENDE CHE LICENZIANO, DELOCALIZZANO E INQUINANO

- NAZIONALIZZAZIONE ED ESPROPRIO DELLE FABBRICHE SOTTO IL CONTROLLO DEI LAVORATORI SENZA ALCUN INDENNIZZO AI PADRONI

- RIPARTIZIONE TRA TUTTI DEL LAVORO CHE C’E’ TRAMITE LA RIDUZIONE D’ORARIO A PARITA' DI PAGA

- AUMENTO GENERALE E CONSISTENTE DI SALARI E STIPENDI

- UNA VERA INDENNITA’ DI DISOCCUPAZIONE O SALARIO SOCIALE A 1200 EURO MENSILI, FINO A QUANDO NON SI TROVA LAVORO

- UNA LOTTA RADICALE PER LA MESSA IN SICUREZZA DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI AFFINCHÉ I SOLDI EROGATI PER LE BONIFICHE SIANO EFFETTIVAMENTE SPESI PER RISANARE GLI IMPIANTI INDUSTRIALI (FINO AD ORA 200 MILIONI SONO STATI INVESTITI PER LE BONIFICHE MA I RISULTATI ANCORA NON SI VEDONO)

Da Priolo a Milazzo passando per Gela, la gente è colpita da malattie, spesso mortali. Secondo recenti dati epidemiologici anche istituzionali i luoghi dove facilmente più si ammala nella nostra regione sono le aree industriali. Milazzo e la Valle del Mela confermano questa tendenza, che colpisce i soggetti più deboli, soprattutto lavoratori e bambini, colpiti anche da anidride solforosa e polveri.

La mobilitazione per respingere questi infami ricatti dei padroni o si lavora senza diritti oppure di sposta la produzione all'estero) può raggiungere importanti obiettivi soltanto alzando il livello dello scontro. Come a Genova, dove gli operai dell'Ilva hanno occupato la fabbrica.

A PRIOLO A GELA E A MILAZZO LA LOTTA CONTRO LE DELOCALIZZAZIONI DEVE UNIRE E NON DIVIDERE I LAVORATORI! OCCORRE UNA GRANDE VERTENZA UNIFICANTE DEL MONDO DEL LAVORO, PRIVATO E PUBBLICO, DEI PRECARI, DEI DISOCCUPATI!

Giacomo Di Leo - coordinamento Partito Comunista dei Lavoratori Sicilia

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