Dalle sezioni del PCL

Per un antifascismo di classe e militante

Lettera del PCL al comitato promotore della petizione online per la messa fuorilegge delle formazioni di estrema destra

20 Gennaio 2016

Cari compagni e care compagne,
scriviamo come Partito Comunista dei Lavoratori su un tema per noi (e sicuramente anche per voi) molto importante, la crescita delle organizzazioni di estrema destra e la lotta contro di esse.
Sentiamo la necessità di rispondere all' appello del Comitato per la petizione online che richiede la chiusura delle organizzazioni fasciste e di fare una proposta alternativa.
Siamo contrari alla petizione online, non per il rifiuto aprioristico a un nuovo strumento tecnologico o per l' appello al presidente - fosse pure in maniera propagandista e disillusa - dello stato borghese italiano. Ma perchè questa proposta non coglie i tempi che corrono.
L'estrema destra cresce in maniera preoccupante, non ai livelli drammatici di altri paesi come la Grecia, l'Ungheria e l'Ucraina, ma comunque ha uno sviluppo in termini di crescita di militanti e di consenso delle proprie parole d'ordine che ci fa allarmare. Come mai questo sviluppo? Perchè in un contesto di crisi economica e di impoverimento di larghe masse con la riduzione dei salari,la disoccupazione, la riduzione delle pensioni e la conseguente crescita del malcontento popolare - che a differenza di altri paesi non causa scioperi,occupazioni e manifestazioni - questo malcontento rimanendo passivo apre spazio alla crescita dei populismi, nelle loro varie forme, il populismo confindustriale e di governo di Renzi, il populismo ondivago di Grillo, il populismo reazionario di Salvini e il populismo marcatamente fascista di Casapound e Forza Nuova.

Non si può rispondere con una petizione online alla presenza dei fascisti che con i loro banchetti nei mercati popolari propagandano falsità miranti al dirottare la rabbia popolare verso i “privilegi dei migranti” a cui lo stato darebbe (non si sa in quale modo) “casa,lavoro e 30 euro al giorno”, dai veri privilegiati, cioè gli industriali e i banchieri a cui lo stato dà – e questa volta sul serio – finanziamenti pubblici (30 Mld),detassazioni dei profitti al netto dell’ evasione di cui è complice e regole contrattuali che gli permettono di super sfruttare lavoratori – italiani e migranti – facendo enormi guadagni.
Lo strumento della petizione online arriva a persone che già fanno parte del nostro indirizzario inneggiando alle leggi formali di uno stato borghese e ai suoi rappresentanti, in nome della “tradizione repubblicana figlia della Resistenza”.Questo non scalfisce in minima parte la coscienza dei lavoratori,dei disoccupati e dei pensionati che strizzano l’ occhio, illudendosi, alle parole d’ordine delle destre.
A tutto questo inoltre, va aggiunto che riteniamo inopportuna la proposta fatta dal comitato di fare aderire – in un primo momento - solo le associazioni e i movimenti per poi fare aderire più tardi partiti e sindacati, rompendo di fatto il fronte antifascista.

Essendo marxisti rivoluzionari - e in quanto tali concreti – non ci limitiamo a criticare le proposte degli altri ma facciamo proposte alternative cercando di convincere i compagni della giustezza delle nostre idee.
Per questo proponiamo a tutte le sinistre – partiti, sindacati, centri sociali e associazioni – ma anche ai singoli compagni che sentono la necessità di lottare contro il fascismo- lo sviluppo di una campagna di propaganda davanti ai posti di lavoro,di studio e ai mercati popolari per dire chiaramente che il nemico non è l’ immigrato ma gli sfruttatori, che il problema del salario,del lavoro,della casa e della salute non nascono dall'immigrazione ma dallo sfruttamento portato avanti dai capitalisti. Che si facciano manifestazioni, presidi e mobilitazioni – nel mondo vero,e non in quello virtuale – contro la presenza dei fascisti,delle loro sedi,dei loro banchetti e dei loro volantinaggi.
Perché solo una mobilitazione popolare, non l’appello alle istituzioni può sconfiggere il fascismo,e qui facciamo l'esempio concreto di un altro paese,il paese è la Grecia. Se in Grecia i vertici di Alba Dorata sono stati arrestati non è grazie alla fiducia nelle istituzioni antifasciste ma grazie alla mobilitazione, dopo l’omicidio del militante di sinistra Killah P,del popolo greco in cui si denunciavano le collusioni dello stato borghese, dei suoi apparati e dei suoi partiti con il partito nazifascista. È solo grazie alla pressione della piazza se il governo ha dato il via libera all’arresto del gruppo dirigente di Alba Dorata.

Per tutto questo pensiamo che l’unico antifascismo conseguente è l’antifascismo di classe e militante. Chiediamo risposta a questo nostro appello per vedere con quali organizzazioni e compagni si possa costituire un comitato d’intesa sull' antifascismo.

Partito Comunista dei Lavoratori - Sezione di Milano

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