Rassegna stampa

Comunicato stampa del PCL su "La provincia pavese"

Celebriamo il PCd'I 95 anni dopo

19 Gennaio 2016
pavia settimana rossa

Il Partito Comunista dei Lavoratori celebra la ricorrenza della fondazione del Partito Comunista d'Italia – Livorno 1921 rimarcando i contenuti di quell'evento così importante per lo sviluppo del marxismo rivoluzionario nel nostro paese, ponendosi allo stesso tempo su un terreno di chiarezza politica.

«Il proletariato era troppo forte nel 1919-20 per assoggettarsi più oltre passivamente all'oppressione capitalistica. Ma le sue forze organizzate erano incerte, titubanti, deboli interiormente, perché il Partito socialista non era che un amalgama di almeno tre partiti» («l'Unità», 26 settembre 1926).

Non è un discorso di ieri. E' un discorso che riguarda direttamente la classe operaia italiana di oggi, una parte della quale continua a identificarsi politicamente e organizzativamente in partiti in cui il progetto è appunto un confuso amalgama di posizioni ideologiche e politiche che nulla hanno a che vedere col marxismo rivoluzionario e col leninismo.
Il Gramsci di ieri è più attuale che mai “O di là o di qua; o con la socialdemocrazia o col comunismo”.
Il PCL pavese sez. “Tiziano Bagarolo” vuole celebrare 95° anno della nascita del Partito Comunista Italiano il 21 gennaio in via Dei Mille alle ore 10.00 onorando Ferruccio Ghinaglia, rivoluzionario/antifascista che nell’articolo “O Lenin o Turati” del 12/10/1920 su “Vendetta Rossa” dichiara che si deve rompere con i riformisti, ma anche con chi in nome di una falsa unità vuol tenerli nel PSI. E riferendosi alle indicazioni della Terza Internazionale, fondata nel marzo del 1919, scrive: “ Noi siamo con Lenin, per la rivoluzione. Sentiamo di non poter aderire sinceramente al partito socialista, fino a che nelle sue file trovano posto dei controrivoluzionari”
Il 31 ottobre 1920 la mozione Ghinaglia di adesione alla Terza Internazionale ottiene 1276 voti contro 177 al congresso della FGSI pavese.

Morto Ghinaglia, il gruppo comunista pavese perse in parte slancio, ma proseguì la sua attività fino agli arresti di massa del 1927.
L’esempio di questi propugnatori della lotta internazionalista in Italia deve essere ripreso per una ferma e decisa opposizione alle nuove guerre dell’imperialismo, per una vera opposizione contro tutte le politiche antipopolari e autoritarie.

Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Pavia

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