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La tela di Penelope della sinistra riformista

17 Dicembre 2015
Riform

Contrordine compagni. L'annunciata assemblea costituente del nuovo soggetto unitario della sinistra che avrebbe dovuto tenersi a gennaio è saltata. Perché? Forse perché il PRC ha deciso di rompere con una neonata Sinistra Italiana proiettata strategicamente verso la ricomposizione del centrosinistra? Nulla di tutto questo. Figuriamoci. In un certo senso è accaduto l'opposto. Paolo Ferrero ha offerto la confluenza del PRC nel nuovo soggetto attraverso la formula del doppio tesseramento: la tessera del nuovo soggetto e la tessera del partito, col “vincolo per i partiti che si riconoscono nel soggetto unitario di non presentarsi alle elezioni” (testuale). In altri termini, il PRC ha offerto il proprio scioglimento politico tra le braccia di Vendola e Fassina chiedendo in cambio la foglia di fico del proprio tesseramento organizzativo per tenere in piedi... il ruolo di Ferrero. Ma SEL, non paga dello scioglimento politico del PRC, pretende anche il suo scioglimento organizzativo, e per questo ha provvisoriamente rotto il negoziato. Mentre Civati continua a marciare per proprio conto.
Riusciranno i gruppi dirigenti della sinistra riformista italiana, già responsabili di una catastrofe politica, a ricomporre i cocci del proprio disastro? Vedremo. Ma quel che si è visto è già sufficiente per dire che la risposta al quesito non si pone sul piano politico o programmatico, dove nessuno dei soggetti in questione ha qualsivoglia problema di principio. Si pone sul piano degli equilibri d'apparato e dei funambolismi organizzativi. Dove invece il rigore abbonda. Penoso.

Partito Comunista dei Lavoratori

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