Dalle sezioni del PCL
De Magistris e le periferie abbandonate
11 Dicembre 2015
"Avimm scassat!" affermava Giggino quando vinse le elezioni, ma ad oggi l'unica cosa ad essersi scassata è la periferia, già distrutta da decenni di malavita e disoccupazione.
La disoccupazione giovanile in alcuni quartieri è paragonabile a quelle delle città sudamericane e del nord Africa. Circa il 70% dei giovani sono senza lavoro e l'altro 30% trova un'assunzione nei call center delle zone del Centro Direzionale e di via Nuova Poggioreale, gestite dalla camorra, dove si lavora per un misero stipendio di circa 300€ al mese più provvigioni se riesci a chiudere qualche contratto, oppure come cassiere nei grandi supermercati, dove se ti va bene lavori per 12 ore al giorno per un salario da fame o in qualche fabbrichetta dove lavori con sostanze tossiche, a nero.
La promessa di portare la differenziata al 60%, e quella circa l'assunzione dei giovani disoccupati, si è dimostrata solo fumo negli occhi. La differenziata è arrivata, ad oggi, al 28% del totale dei rifiuti. Percentuali ridicole, che costano in termini di tassa ai proletari della città. Infatti, a Napoli la tassa per i rifiuti è quasi raddoppiata, poichè tutta la restante parte dei rifiuti viene portata all'estero, in Olanda, dove sarà poi incenerita, mentre gli "arancioni" si erano "battuti" contro il principio dei termovalorizzatori.
Per quanto riguarda la gestione del patrimonio immobiliare bisogna evidenziare una confusione e un pressapochismo della giunta di De Magistris. Questa non riesce neanche a sapere per certo quanti sono gli alloggi di proprietà del Comune e si trova nell'incapacità di gestire il proprio patrimonio immobiliare, mentre ci riesce benissimo la Camorra, che in alcune zone ne diventa l'unico "amministratore".
Quante belle promesse fatte del Sindaco nel 2011! Prometteva di dare ai giovani che ne avrebbero fatto richiesto gli alloggi liberi del Comune!
Un'eccezione - rispetto a queste false promesse - è stata fatta per alcuni centri sociali che per ricambiare il favore si apprestano a votare, alle prossime elezioni, la giunta delle baracche politiche di Rifondazione e PCdI. Proprio quei centri sociali che poco tempo prima avevano apostrofato De Magistris con l'appellativo di "Giggino tutte chiacchiere e distintivo".
L'incapacità della giunta di gestire il proprio patrimonio immobiliare è certificata dalla mancanza di risposte alle famiglie di proletari che ne hanno fatto richiesta nelle liste di alloggio, in attesa di anni. Dal momento che gli stessi tecnici del patrimonio non hanno sicurezza di quanti siano gli immobili nella disponibilità del Comune, non resta altro che occupare, con il rischio di essere sfrattati ad ogni cambio di giunta o per ogni capriccio di questo o quel magistrato.
Un'armata brancaleone di consiglieri ed assessori che vivacchia a Palazzo S. Giacomo, che non vuole fastidi e che è completamente disinteressata alle problematiche delle periferie, sempre pronti a nascondersi laddove i problemi bussano alle loro porte, spegnendo cellulari e rendendosi irrintracciabili.
Il pressapochismo della giunta è evidenziato dalle scelte sulla ZTL (zona a traffico limitato), che più volte è stata cambiata in quando aveva prodotto più danni che benefici, distruggendo l'economia di una parte della città.
Napoli è la capitale della disoccupazione. Una città che gronda sangue da ogni suo vicolo, come un corpo che gronda sangue, perchè ferito da mille frustate, una città lacerata da drammi umani che si riscontrano solo nei paesi del Terzo Mondo. Una popolazione che è costretta a subire l'incapacità della giunta e la violenza sia della criminalità che delle forze dell'ordine. Il caso Bifolco è emblematico!
Una città anche con gravi problemi sanitari (qui è stato aperto un centro di Emergency, come nei paesi in guerra), ma che al contempo è capace di darsi un tono da metropoli internazionale che si rifà il truffo con la Coppa America, dove la giunta arancione spende per questo "maquillage" circa 16 milioni di euro, senza produrre un solo beneficio occupazionale alla città, senza produrre un solo posto di lavoro, fosse anche a tempo determinato.
A onor del vero, qualche posto di lavoro è stato realizzato per qualche familiare del Sindaco e degli assessori. Un esempio per tutti è la nomina del fratello del Sindaco a consulente della Giunta.
"Avimm scassat!" affermava Giggino quando vinse le elezioni, ma ad oggi l'unica cosa ad essersi scassata è la periferia, già distrutta da decenni di malavita e disoccupazione.
Il deficit del Comune, che fino a qualche anno fa era superiore al miliardo di euro, è sceso a circa 800 milioni di euro, ma questo calo lo hanno pagato le classi più povere. La prossima giunta che sostituirà quella attuale, fosse anche una nuova giunta De Magistris, si troverà con lo stesso problema, ossia si potrebbe ritrovare sul punto di dichiarare il fallimento.
Gli avvoltoi e gli sciacalli borghesi sono pronti a sostituire il Sindaco legalitario-manettaro con politicanti collegati agli interessi imprenditoriali di uomini legatti ai clan camorristici.
La formalità delle leggi di De Magistris ha portato all'immobilismo e all'incapacità di risolvere i problemi che dovevano invece superare l'ambito legalitario ed essere affrontati in ambito politico.
Questo voler impostare la sua politica principalmente sul rispetto della legalità borghese ha prodotto l'incapacità di risolvere i problemi. Orbene, questa legalità manettara si trova ora di fronte ad una contraddizione: o gli interessi di classe di sfruttati e di proletari ridotti alla miseria o il rispetto della legge con la repressione dei bisogni delle classi proletarizzate.
D'altro canto, l'appetito della borghesia è sempre pronto, come se fossero tanti sciacalli a mettere le mani sulla città, nonostante il deficit in cui versa, nonostante il sangue che scorre nelle sue strade. Ma l'odor di sangue aizza ancor di più il loro appetito! Si stanno preparando per le prossime elezioni comunali.