Interventi
L’aristocrazia finanziaria statunitense sferra una nuova offensiva contro la classe operaia
8 Settembre 2015
La burocrazia sindacale degli USA costringe i lavoratori a lavorare oltre la scadenza contrattuale: 30.000 lavoratori di Acelor Mittal e US Steel, 300.000 lavoratori dello US Postal Service, 60.000 della Verizon e dell’AT & T, 38.000 lavoratori statali dell’Illinois e decine di migliaia di insegnanti a Chicago, Pittsburgh, Detroit e in altre città. La burocrazia lancia “un monito ai 140.000 lavoratori del settore auto il cui contratto con la General Motors, la Ford e la Fiat Chrysler scade il 14 settembre: la United Auto Workers cospira dietro le quinte con i dirigenti aziendali e con il governo Obama per avanzare nella controriforma servile dei contratti di lavoro. L’UAW ha dichiarato chiaramente che non ha intenzione di proclamare nessuno sciopero, nonostante il 98% ha votato per lo sciopero”( Jerry White, Per una lotta unitaria dei lavoratori dell’acciaio, dell’auto e delle telecomunicazioni, WSWS.org). La burocrazia sindacale dell’UAW giustifica questa prepotenza dicendo che i lavoratori non vogliono lottare. Così si giustifica da sempre ed in tutto il mondo e, attualmente, anche la “sinistra radicale”. Ma il malcontento e la rabbia si incanaleranno nella rivolta di classe: “ I decenni di soppressione della lotta di classe hanno assicurato che quando scoppierà lo farà in modo esplosivo. Ottant’anni fa, l’eruzione della lotta di classe ha preso la forma di una ribellione contro i sindacati dell’AFL. Oggi, esso sarà contro la UAW, della USW e delle altre organizzazioni di agenti del padrone, che funzionano sfacciatamente come gli strumenti del grande business e del governo”( Jerry White). I contratti in scadenza riguardano 5 milioni di lavoratori: una forza gigantesca. A questa scadenza contrattuale i lavoratori arrivano con l’esperienza di otto anni in cui la classe lavoratrice statunitense e mondiale si è impoverita drasticamente e l’aristocrazia finanziaria sbava in un’orgia di profitti. Questa esperienza la rende consapevole che questa è la nuova normalità. Solo i capi e gli intellettuali della “sinistra radicale” si aggrappano alle chiacchiere sulla “ripresa”. Solamente il Partito della rivoluzione socialista mondiale può trasformare quella consapevolezza in volontà rivoluzionaria. Se è così ed è così, s’impone una domanda: saremo capaci di far diventare la IV Internazionale la direzione riconosciuta dalle masse lavoratrice rivoltose, come lo furono gli operai e le operaie rivoluzionarie nel 1864, nel 1889 e nel 1919?