Interventi

Il caso Reem e la banalità del male

20 Luglio 2015

Contro l'Unione Europea del caos e del razzismo capitalista, levare il pugno contro l'arroganza dei padroni e dei loro leccapiedi!

Reem

Schengen è un comune di qualche anima su tre confini: Lussemburgo, Francia, Germania; è nota per un trattato della UE che blocca gli essere umani fuori dai confini dell’Unione e apre alle merci. Un trattato che permette l’assenza di controlli doganali tra gli Stati appartenenti alla UE, almeno sulla carta... perché chi si muove tra confini potrà notare come i controlli siano tutt'altro che soppressi. Alcuni giorni fa un sondaggio sosteneva che la maggioranza della popolazione europea vorrebbe ristabilire anche i controlli doganali all’interno dei paesi dell'Unione Europea, dimostrando che solo chi non si muove non sente il rumore delle proprie catene.

In questo quadro s'inserisce il caso Reem. Una ragazzina quattordicenne, da quattro anni residente in Germania con la "colpa" di provenire da un campo profughi, la quale si è sentita sbattere in faccia le melmose parole della democratica-cristiana Angela Merkel: non potete venire tutti qui.

La banalità del male è condensata in una frase. Una frase che si sente ripetere ovunque e che il populismo xenofobo cavalca e alimenta.

Alla fine Reem con le sue lacrime ha commosso l'opinione pubblica e potrà rimanere in Germania, ma migliaia di persone senza volto e le cui lacrime non sono inquadrate dai media verranno respinte in nome della logica del capitale: le merci possono transitare liberamente, gli esseri umani no.

La roulette della vita, che t'inserisce dentro a frontiere stabilite: di classe e di nazionalità. Una società detestabile e priva di logica.

Basta un gesto per capirlo: provate ad aprire la mano e tenere separate le dita... poi provate stringere le dita in un pugno: in quale caso la mano è più forte?
A Big Bill Haywood è attribuito questo esempio per spiegare alla classe operaia statunitense, divisa e frammentata da una babele di lingue e culture, la differenza tra una società capitalista atomizzata e il socialismo.

In questa Europa caotica e dove tutto può accadere, è il caso di levare il pugno contro l'arroganza dei padroni e dei loro lecca piedi. Non c'è dubbio che il socialismo, lungi dal rappresentare un'utopia, sia la sola soluzione. Abbiamo bisogno di una società più forte.

Trotsko

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