Dalle sezioni del PCL

Lettera aperta

ad Antonio Attili, parlamentare dei Democratici di Sinistra, affinché voti contro il rifinanziamento della missione militare coloniale in Afghanistan

26 Giugno 2006

Il colonialismo, prima quello europeo e poi quello statunitense, ha utilizzato, nella sua storia secolare, diversi tipi di giustificazioni, secondo le circostanze, per coprire i suoi crimini contro i popoli americani, asiatici, africani e dell’Oceania.
Nei secoli XVI e XVII portoghesi e spagnoli sterminarono,in nome del cristianesimo, i nativi del Messico, dell’America centrale e meridionale.
L’impero britannico, nel secolo XIX, ammantava le proprie efferatezze tirando in ballo la sua “missione civilizzatrice”.
I nativi dell’America settentrionale subirono un vero e proprio genocidio in nome del “progresso”.
Per Mussolini, l’aggressione all’Etiopia,bombardata col gas nervino, era necessaria per liberare quel paese dal feudalesimo.
Oggi, per avere il consenso della sinistra le classi dominanti si sono inventate gli “interventi umanitari”, le “missioni di pace”, la “lotta al terrorismo”, le guerre per “i diritti umani” e per “esportare” la democrazia.
La sinistra e il movimento operaio europeo, che hanno un patrimonio scientifico di analisi socio-economiche sull’imperialismo tali da far a pezzi le idiozie giustificazioniste delle classi dominanti, rischiano di diventare complici delle nefandezze dell’imperialismo.
D’Alema, un uomo che non ha mai avuto un pensiero politico indipendente, con la guerra nei Balcani, ha costituito un precedente di complicità subalterna.
Compagno Antonio Attili, fraternamente, ti chiedo di votare contro il rifinanziamento della missione militare coloniale in Afghanistan. Il popolo afgano dopo aver condotto un’eroica guerra nazionale contro l’invasione delle truppe della burocrazia sovietica, non ha deposto le armi dopo la sadica campagna di bombardamenti durante gli ultimi mesi del 2001, e oggi combatte senza tregua contro gli invasori statunitensi ed europei.

Movimento Costitutivo per il Partito Comunista dei Lavoratori - Ozieri

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