Rassegna stampa

La sinistra sinistra contro Governo e Regione

Marco Ferrando, Partito Comunista dei Lavoratori "Opporsi a Prodi per evitare il ritorno di Berlusconi"

4 Luglio 2007

La sinistra sinistra, che al confronto i Ds sono considerati democristiani doc, si candida al ruolo di vero avversario del centrodestra. E soprattutto del centrosinistra al govrno del Belpaese. Dopo Grimaldi e Longobucco, si conclude a Cosenza, la tre giorni del Movimento Costitutivo del Partito Comunista dei Lavoratori "Contro il governo Prodi, con i lavoratori, tra la gente". Da via Parisio, il portavoce nazionale del Movimento Marco Ferrando, candida il Pcl a reale alternativa di sinistra per un'opposizione concreta ad un governo che non mantiene le promesse. "Il resto della sinistra, compresa l'ala considerata radicale - spiega Ferrando - si colloca al fianco del governo, ricalcano in pieno le manvre del governo precedente. Se non si configura una sinistra di opposizione che si schieri contro un governo filocapitalistico - continua - c'è il rischio reale di capitalizzare il malcontento generale a destra con il conseguente ritorno del berlusconismo". Una sinistra che non tradisca, dunque, quella auspicata da Ferrando, al fianco dei lavoratori, dei giovani, dei pensionati e agli antipodi rispetto alle lobby e ai potentati capitalistici. "Se non si intacca questo blocco di potere, che detiene le redini dell'economia e quindi della politica - spiega ancora Ferrando - non sono ammessi processi di sviluppo virtuosi in campo sociale". Nel corso dell'assemblea, viene fortemente ribadita la completa rottura col Prc, autore di un vero e proprio "tradimento" nei confronti di quelle istanze portate avanti con forza ma via via dimenticate. Il coordinatore regionale del Pcl, Francecso De Simone, punta la lente verso la situazione calabrese focalizzando l'attenzione dell'assemblea "sull'inadeguatezza" della giunta regionale, soprattutto in campo sanitario, "con il rischio di chiusura di numerose strutture ospedaliere contenuto nel nuovo piano redatto dalla giunta" e in campo di sostegno ai piccoli comuni, levando loro "l'ultima ancora di salvezza rappresentata dall'esistenza dell'Afor e Arssa minacciata seriamente dallo smantellamento annunciato dalla regione". La "latitanza" della giunta, si manifesta secondo De Simone anche con "l'assenza di politiche ambientali mirate al miglioramento del settore forestale. Nella nuova programmazione comunitaria - conclude - mancano misure realmente efficaci allo sviluppo. E' soltanto un ulteriore regalo alle lobby e ai poteri forti". Dello stesso avviso Francesco Oliverio, membro del consiglio nazionale del costituente partito, che sbotta ancora contro Rifondazione Comunista. "La scuola pubblica - continua Oliverio - è sempre stata una prerogativa di ogni governo collocato a sinistra, noi, invece stiamo assistendo a pesanti tagli, e al peggioramento delle condizioni di vita degli studenti causato dal decreto Mussi. Non rimane che impostare un'opposizione di sinistra al governo Prodi evitando rischi di strumentalizzazione della destra demagogica e populista".

Fabio Russo da "la provincia cosentina"

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FONTE

  • pcl.cosenza@virgilio.it