Dalle sezioni del PCL
Sciopero Fincantieri Marghera
Grave provocazione, stamane, allo sciopero della Fincantieri a Marghera.
15 Maggio 2015
Oggi Il delegato RSU e membro del direttivo provinciale della FIOM di Venezia, Stefano Fontana, e Francesco Doro, membro del comitato centrale della FIOM sono stati aggrediti fisicamente, durante il presidio davanti ai cancelli dello stabilimento, con spinte e strattoni, dal responsabile della sicurezza di Fincantieri, nell'intento di far entrare sotto scorta un gruppo di impiegati crumiri.
Lo sciopero di oggi, proclamato dalla sola FIOM e boicottato da FIM e UILM, ha visto l'adesione di tutti i lavoratori, compresi quelli delle ditte d'appalto.
Comprendiamo che la giornata di oggi abbia messo in agitazione la direzione del cantiere, ma non sono accettabili simili atti provocatori durante i conflitti.
Alla denuncia fatta alla autorità competenti seguirà la ben più importante denuncia politica dell'accaduto in tutte le sedi opportune, a partire dal cantiere di Marghera.
Dopo tali fatti, Fincantieri ha emesso un comunicato in cui parla di una sorta di aggressione ai danni di un crumiro, chiedendo un intervento deciso da parte delle forze di polizia contro le azioni di presidio. Con una ipocrisia rivoltante, l'azienda giustifica la suddetta richiesta con la necessità di tutelare il diritto al lavoro sancito dalla Costituzione, proprio mentre si parla della chiusura di cantieri, che comporterebbe la perdita di migliaia di posti di lavoro (per tacere, poi, sulle condizioni sempre più vicine allo schiavismo che Fincantieri tenta di imporre, col ricatto occupazionale, ai propri dipendenti).
Se Fincantieri invita le forze del (suo) ordine a schiacciare le mobilitazioni dei lavoratori, noi invitiamo i lavoratori Fincantieri a proseguire con determinazione la loro battaglia per il lavoro e per i diritti, resistendo ad ogni aggressione e violenza che l'azienda metterà in campo.