Dalle sezioni del PCL
Il PCL di Matera sulle elezioni comunali
11 Maggio 2015
A causa della antidemocratica legge elettorale che richiede una quantità elevata di firme per la presentazione delle liste alle votazioni amministrative, il Partito Comunista dei Lavoratori non prenderà parte alle prossime elezioni comunali di Matera.
Vista la palese assenza di reale alternativa ai partiti che a livello nazionale portano avanti politiche conservatrici, antioperaie e populiste, il PCL non può che dare come indicazione a tutti i rivoluzionari l'astensionismo tattico per questa tornata elettorale. Allo stesso tempo sottolineiamo come costruire un’alternativa di classe alla politica di centrodestra e centrosinistra, ormai sempre più appiattite su posizioni identiche, sia l’unica via di uscita dal baratro economico e sociale in cui si trova non solo la Città di Matera ma tutta la Basilicata.
Analizzando lo scenario politico che si presenta a pochi giorni dalla tornata elettorale non possiamo ignorare un dato che vede Matera in controtendenza rispetto al resto d’Italia.
Qui infatti la borghesia non si è preoccupata nemmeno di ricambio generazionale e rottamazione di facciata come invece ha fatto, spinta dall’imbarazzante calo dei consensi nei partiti della classe dominante, a livello nazionale.
A contendersi la poltrona di primo cittadino della Città dei Sassi saranno infatti due immarcescibili della prima repubblica: Salvatore Adduce (PCI-PDS-DS-PD), in corsa per un secondo mandato, e lo sfidante Raffaello De Ruggieri (Repubblicano di vecchia data), due personalità che hanno fatto per decenni a livello cittadino e regionale il bello e il cattivo tempo.
Non basterebbe un solo comunicato per elencare gli incarichi che hanno ricoperto ma dei “risultati” concreti che hanno ottenuto con il resto della classe politica lucana, riscontrabili nella desolante situazione economica e sociale della Regione, ne parlano in pochi vista l’aura di santità che la stampa ha creato attorno ai due principali artefici dell’elezione di Matera a capitale europea della cultura 2019.
Sui programmi non c’è molto da aggiungere a quanto detto per le passate elezioni: è difficile individuare le differenze programmatiche tra Adduce e De Ruggieri, tra le solite chiacchiere sulle infrastrutture, sul turismo con cui tutti faremo soldi a palate, sul verde urbano, su una non meglio precisata partecipazione dal basso ecc. Insomma nessuna alternativa concreta e valida alle politiche fallimentari che hanno portato povertà e conseguente emigrazione, inquinamento e problemi ambientali, operazioni di edilizia a dir poco discutibili (anche nel centro storico), problemi di mobilità urbana, degrado in quartieri periferici lontani dai percorsi usati come spot per candidare la Città a capitale europea della cultura.
Anche stavolta inoltre, proprio come accadde nel 2010, a sostegno dei principali contendenti c’è una caterva di liste civiche create ad hoc per limitare l’astensionismo ma soprattutto per sfruttare al meglio il familismo e il clientelismo tristemente endemici nella Città dei Sassi dove buona parte degli elettori vota solo per amici e parenti.
Come PCL quindi ribadiamo l’invito a tutti i lavoratori, i disoccupati, i pensionati e gli studenti materani a non legittimare con il proprio voto la farsa fintamente democratica che andrà in scena tra qualche giorno nella nostra Città. Dal canto nostro continueremo a lavorare per creare un’alternativa di sistema in luoghi di lavoro, scuole, strade, piazze, e, all’occorrenza, sfruttando il palcoscenico elettorale borghese per propagandare il nostro programma rivoluzionario come abbiamo fatto per le elezioni regionali del 2013.
Partito Comunista dei Lavoratori - Matera