Dalle sezioni del PCL

Due rapidi conti sulla favola del reddito di cittadinanza

10 Maggio 2015

L'insostenibile ipotesi di un reddito di cittadinanza in regime di austerità capitalista così come la ipotizzano Grillo e il M5S (e non solo loro). Solo l'abbattimento della società borghese e dell'UE imperialista, e quindi un governo dei lavoratori, potrà garantire l'unica vera soluzione alla disoccupazione di massa: LAVORARE TUTTI, LAVORARE MENO!

Non è una favola di Esopo, ma una burla reale. Alla pari della "Volpe e l'uva", o del "Lupus et Agnus" di Fedro, solo che questa volta la morale è ben diversa. Questa nuova beffa ai danni dei disoccupati è tanto ridicola quanto subdola e reazionaria.

Si gioca, come sempre sull'incapacità di molte persone di capire la distinzione tra "valore reale" e "valore nominale" delle cose, specialmente del denaro.

Tant'è che agli occhi di chi appartiene a una fascia di basso reddito, quali precari o disoccupati, quantificare quanti in realtà siano 17 000 000 000 (miliardi) è assai difficile, sono un bel pugno di dollari... 4 manovre IMU. 1/3 del Fiscal Compact. IL COSTO DI OLTRE 50 PARLAMENTI!

In realtà sono una superba e costosa follia propagandistica.

Ora prendiamo 17 000 000 000 e dividiamoli per 10 000 000 di aventi diritto (anche se secondo il Sacro Blog sono di più).

17 000 000 000 : 10 000 000 = 1700 € (Reddito di Cittadinanza annuo pro capite).

Dividiamo questo sfarzoso salario per le 12 mensilità:

1700 : 12 = 141,66 € al mese.

Quindi, una manovra vistosissima per 140 € al mese.

I sostenitori reazionari del M5S sostengono fortemente che questo Reddito di Cittadinanza sia la chiave dell'equità sociale e della riacquisizione della dignità umana.

Il PCL si oppone a queste forme di carità catto-reazionaria, e continua come sempre a sostenere che l'unica strada che conduce all'equità sociale e alla pari dignità sia la ripartizione del lavoro fra tutti a parità di paga, cioè lavorare tutti per lavorare meno, e che l'unico modo per ottenerla sia l'opposizione di lotta dei lavoratori a queste manovre populiste degne del Duce, che altro non ottengono se non avvelenare la coscienza dei lavoratori, degli sfruttati, per metterli uno contro l'altro. Abbiamo lottato, lottiamo e lotteremo sempre contro il populismo "pacificatore".

Ubaldo Pollini

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