Dalle sezioni del PCL

“Dynamic Mongoose”: esercitazione di guerra antisommergibile della Nato e della marina svedese nel Mare del Nord

7 Maggio 2015

Dieci paesi della Nato (Canada, Germania, Francia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna Turchia, Regno Unito e Stati Uniti) insieme alla Svezia hanno condotto esercitazioni di guerra antisommergibile in funzione antirussa nel Mare del Nord. All’esercitazione iniziata lunedì 4 maggio prendono parte 12 incrociatori e tre sottomarini. L’incrociatore Vicksburg(USA) guidato dal contrammiraglio Brad Williamson sarà a capo della squadra che interpreta i “buoni”, i “cattivi” si trovano nel sommergibile tedesco U33, guidato dal comandante Kai Nickelsdorf. Le esercitazioni navali sono in contemporanea con quelle terrestri in Estonia con 13 mila soldati della Nato. Significativa è la partecipazione della Svezia che non fa parte della NATO, ma dal 1994 fa parte del Partnership for Peace, nel 2011 l’aviazione svedese insieme a quella Usa e Nato bombardò in Libia. Le esercitazioni di terra e di mare finiranno entro il 15 di maggio. Il contrammiraglio Williamson ha dichiarato che l’operazione navale “ci consentirà di esercitare le nostre capacità antisommergibile in un ambiente complesso e impegnativo”. Il commodoro Ole Morten Sandquist, comandante della marina militare norvegese ha detto: “ la presenza della Nato nelle acque norvegesi migliorerà il livello di interoperabilità e permetterà alla Nato di familiarizzare con le acque norvegesi”.
Putin qualche mese ha dichiarato che l’esercito russo è pronto a sostenere un attacco nucleare. La posizione di Putin non solo è reazionaria perché l’aggressività dell’imperialismo la si batte con la mobilitazione internazionale della classe con la parola d’ordine “fare la guerra ai governi che fanno la guerra”con ogni mezzo possibile date le circostanze, ma è, pure, irrealistica perché sono proprio gli USA ad avere dopo la fine dell’URSS il primato militare e nucleare. Solo chi ignora le questioni militare può attribuire alla Federazione russa una potenza militare pari a quella dell’imperialismo yankee. Dal crollo dell’URRS le forze armate russe hanno subito un progressivo declino e i tentativi di Putin di raggiungere l’equilibrio nucleare con gli USA sono solo dei sogni. Non si diventa potenza nucleare con i proventi delle esportazioni petrolifere così come era un’illusione di Chavez quella di costruire il “socialismo del XXI” secolo, sempre, con la rendita del petrolio. Nell’edizione di marzo-aprile del 2006 di Foreign Affairs, Keir A. Lieber e Daryl G. Press scrivevano: “Oggi, per la prima volta, dopo quasi 50 anni, gli Stati Uniti sono sul punto di raggiungere il primato nucleare. Sarà presto possibile per gli USA distruggere gli arsenali nucleari della Russia o della Cina con un primo colpo. Questo drammatico cambiamento nell’equilibrio nucleare deriva da una serie di miglioramenti dei sistemi nucleari USA e nel rapido declino dell’arsenale russo e dalla lentezza delle forze nucleari della Cina”( The Rise of Nuclear Primacy) . Dal 2006 l’imperialismo è avanzato portando la distruzione e la morte. La borghesia nella sua agonia precipiterà l’umanità nell’abisso se non verrà fermata. La classe operaia internazionale è disposta a combattere, ciò che le manca è il suo stato maggiore rivoluzionario. Lo stato maggiore lo si può costruire se si vedono e comprendono le implicazioni rivoluzionarie della crisi inarrestabile. Dobbiamo adottare il metodo di Lenin. Lo stato maggiore del proletariato internazionale Lenin lo costruì sulla strategia della trasformazione della guerra imperialista in guerra civile. La frazione di Lenin era una ridotta minoranza ma diventò lo stato maggiore della rivoluzione russa perché fu formata dalla lezione che le contraddizioni che avevano prodotto la guerra avrebbero portato alla rivoluzione mondiale. Oggi è cambiato qualcosa? No, l’unico cambiamento è nell’aumento della potenza militare dell’imperialismo che può portare l’umanità alla morte.

PCL Sassari
Gian franco camboni

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