Dalle sezioni del PCL

LAVORO E SALUTE POSSONO COESISTERE

La questione della Tirreno Power di Vado Ligure

28 Aprile 2015

Operai e Territorio chiedono risposte-
Se la politica non può fornire soluzioni, che la Tirreno Power venga nazionalizzata.


Siamo al fianco dei lavoratori della Tirreno Power sostenendo le ragioni dello sciopero del 29 Aprile. Azienda e Politica devono dare risposte.
Ma la domanda resta : “come è possibile ancora fidarsi di chi ha invece fatto dell'ambiguità, del silenzio e della subalternità ai poteri forti il suo DNA?”
Ripercorrendo in breve la vicenda :
L’11 marzo 2014 la Procura della Repubblica di Savona pone sotto sequestro i gruppi a carbone VL3 e VL4 per inadempienze a tre disposizioni A.I.A. (mancata copertura parco carbone, utilizzo dell’olio a basso tenore di zolfo in fase di avviamento e installazione Sistema Misurazione Emissioni a camino ad 80m anziché a 180m) e parallelamente viene avviata un inchiesta per disastro ambientale doloso che nulla ha però a che vedere col fermo degli impianti. L’azienda presenta quindi un piano di ristrutturazione con un cronoprogramma degli interventi che viene però rigettato dalla Procura. Nel frattempo l’azienda ha aperto una procedura di mobilità per 150 persone tramite esodo incentivato, mentre da fine 2014 è entrato in vigore il contratto di solidarietà, e , per l'indotto sopravvissuto, la cassa straordinaria-
Dopo “solo “ 15 mesi “ il Governo, almeno verbalmente, agita una soluzione normativa, ma dichiara di non avere intenzione di agire finchè l'azienda non gli darà le dovute garanzie di ambientalizzazione, mentre sul profilo ambientale, stando ai dati rilevati dalle centraline (vedi siti Arpal e Istituto Superiore di Sanità) la qualità dell’aria nel Savonese non segna variazioni, anzi, nei week end gli inquinanti subiscono dei picchi di salita.
Ad oggi la società ha ricevuto una nuova A.I.A. a suo dire inapplicabile, pertanto rimbalza le responsabilità al Governo Renzi. .
Risultato ? L'azienda è ancora sotto sequestro, il lavoro per tutti manca, e non vì è garanzia di sicurezza sanitaria-
Due sono le domande che potrebbe porsi chiunque:.
1. Quanto un cittadino dovrà ancora aspettare prima di sapere l'entità del problema ambientale nel Savonese (senza mettere in discussione l'ovvietà che il Carbone inquina) e di chi sono le responsabilità oggettive?
2. Come le istituzioni pensano di poter gestire il problema occupazionale derivante dall'eventuale chiusura del sito, per fallimento o ristrutturazione?
E' evidente a questo punto che un commissariamento rischia perfino di trasformarsi nella beffa dell' ILVA di Taranto (che se pur da molto distante ha un richiamo sulla vicenda di Vado) dove i fatti dicono che il Commissario altro non è che l’ennesimo tassello a difesa del profitto di pochi industriali a scapito degli operai e delle loro famiglie, che sono le prime vittime.
Mentre lasciamo ai Verdi ( che oggi danno indicazioni di voto per il deputato PD Pastorino, medaglia d'oro dell'ambientalismo a levante, o al centrodestra e centrosinistra che hanno votato dappertutto le peggiori porcate contro lavoro e ambiente), la nostra risposta, presente nel Programma per le Regionali 2015, non cambia, ed è quella che, come dalla questione Piaggio alle Cartiere della Valle Bormida sino alla Fac di Albisola, l’azienda Tirreno Power andrebbe nazionalizzata, sotto controllo dei lavoratori stessi, e senza Indennizzo per i grandi azionisti, azionisti chiamati invece a rispondere dell’intero piano di sicurezza ambientale !! (si parla di almeno 150 milioni di euro).

Chiediamo in definitiva un Piano Industriale e di ambientalizzazione della fabbrica all'interno di un più vasto e moderno Piano Energetico Ligure , arretrato e inquinante, che non valuta ad oggi benefici e costi delle Energie Rinnovabili.
Le risorse che vanno prese dai portafogli dei capitalisti, a partire dal rifiuto del pagamento del debito pubblico verso le banche (80 miliardi l’anno!), non certo da stipendi e pensioni di chi lavora e paga mutui e affitti”.
Solo la forza unitaria degli operai può rispondere a questa crisi e solo la consapevolezza che nessun discorso puramente aziendalista può dare una risposta alle ragioni più in generale di Lavoro, Salute e Ambiente!

Piccardi Matteo -PCL LIGURIA

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