Dalle sezioni del PCL
Comunicato di adesione del PCL al corteo del 25 Aprile a Napoli
23 Aprile 2015
Il PCL aderisce e chiama a partecipare in massa al corteo del 25 Aprile, che partirà da p.zza Garibaldi alle ore 10:30
La Resistenza è per noi un percorso iniziato nel 1943 e che non può dirsi ancora concluso. Coloro che sostennero finanziariamente il fascismo sono sopravvissuti e hanno assunto la guida economica e politica del Paese dopo la caduta del regime di Mussolini. I vertici delle forze armate e delle forze di polizia compromesse con il vecchio ordine, responsabili di crimini contro i partigiani, hanno continuato a svolgere il proprio ruolo reazionario e sono stati riutilizzati dalla borghesia a difesa delle istituzioni del capitale, che si presentava dopo la Resistenza come liberale e democratica.
L’attuale fase politica vede purtroppo rinascere quelle idee di razzismo, populismo e nazionalismo, che portarono in Europa nel secolo scorso alla nascita di partiti reazionari ed antidemocratici.
Le politiche razziste di Grillo e Salvini, le leggi contro gli immigrati dei vari governi, i centri di identificazione ed espulsione - veri e propri campi di concentramento -, le proposte legislative per rendere illegali i simboli comunisti, le politiche di respingimento dei migranti, le leggi sul mercato del lavoro per la cancellazione di ogni diritto dei lavoratori, la cancellazione dell’art. 18, l’approvazione del Jobs Act, sono la risposta che la borghesia mette in campo per risolvere la crisi.
Noi non abbiamo dimenticato il sacrificio di quanti, combattendo per il socialismo e la libertà, hanno dato la vita e sono stati torturati nelle carceri fasciste. Napoli ricorderà sempre i suoi martiri caduti nella lotta di classe contro il nazifascismo.
Oggi purtroppo la memoria ed il sacrifico di chi ha combattuto per la Liberazione, viene sempre più infangata ed offesa.
Il sangue degli innocenti viene mischiato col sangue dei criminali, in una logica di pacificazione nazionale o peggio di criminalizzazione delle gesta eroiche dei Partigiani!
Le organizzazioni neofasciste sono sempre più tollerate tranquillamente dalle istituzioni e finanziate a vario modo dalla borghesia. Esse sono espressione politica di una parte di piccola imprenditoria e un settore delle forze armate.
I criminali fascisti imbrattano con frasi e simboli ignobili le mura della città. Aggrediscono ed accoltellano, in dieci contro uno, i poveri e i deboli, ma stranamente sempre più le carceri si riempiono di antifascisti.
La Resistenza fu il frutto delle lotte dei comunisti e delle Brigate Garibaldi e non delle organizzazioni liberali, che ebbero un ruolo marginale e al servizio dell’imperialismo americano. La Resistenza fu per noi una rivoluzione mancata e tradita dalle direzioni riformiste del PCI stalinizzato.
Per noi l’antifascismo non appartiene alla classe borghese. Il fascismo, volto della reazione della classe dominante oltre i limiti della sua stessa legalità, è essenzialmente un’opzione terroristica contro la classe operaia e le masse povere.
Pertanto giudichiamo grave e grossolana la decisione del Movimento di non portare in piazza simboli politici appartenenti alla Storia di chi il Fascismo lo ha combattuto. Senza il sacrificio dei Comunisti e senza la “falce ed il martello” non ci sarebbe stata nessuna Resistenza. Chi nega quei simboli, oggi come ieri, rinnega la Resistenza e fa il gioco della borghesia. E’ pertanto situato in un campo antifascista interclassista e compatibile con questo sistema sociale.
Il PCL aderisce e chiama a partecipare in massa al corteo del 25 Aprile, che partirà da p.zza Garibaldi alle ore 10:30, nonostante le riserve sulle modalità antidemocratiche e riformiste della sua costruzione.
Classe contro classe, contro il fascismo e per il comunismo.
23/04/2015